24 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Chiesa Cattolica | Dimissioni Benedetto XVI

«Il gesto del Papa cambierà molte cose»

Lo ha scritto oggi l'Osservatore Romano in una riflessione sulle dimissioni di Papa Bendetto XVI, firmata dal vicedirettore dell'organo di informazione ufficiale della Santa Sede, Carlo Di Cicco intiolato appunto «Vie nuove»

CITTÀ DEL VATICANO - «Il Concilio non ha inteso cambiare la fede cristiana ma ripensarla in un linguaggio aggiornato e comprensibile nel mondo di oggi. Papa Benedetto lo ha fatto con tolleranza, semplicità e coerenza ricorrendo perfino alle tecniche di comunicazione più innovative pur di annunciare Gesù Cristo a tutti - si pensi al Cortile dei gentili - e in particolare alle nuove generazioni. Ha avuto a cuore il futuro della fede cristiana sulla terra e per questo ha creduto necessario fare un passo che cambierà molte cose». Lo ha scritto oggi l'Osservatore Romano in una riflessione sulle dimissioni di Papa Benedetto XVI, firmata dal vicedirettore dell'organo di informazione ufficiale della Santa Sede, Carlo Di Cicco intitolato appunto «Vie nuove».

«L'eredità di Benedetto XVI - sottolinea la direzione dell'Osservatore - è grande già ora. Ma decantata nel tempo, apparirà ancora più preziosa e compresa di quanto non lo sia stata finora. Cercare di spiegarla buttandola nel mezzo di oscure manovre da cui difendersi, sarebbe far torto alla trasparenza intellettuale del Papa. Come non coglie il segnale alto del suo gesto chi pensa alla sua rinuncia come a un'evasione dalla responsabilità».

«I momenti difficili della Chiesa che non sono mancati neppure nei suoi otto anni di pontificato - viene sottolineato - li ha affrontati e superati con pieno affidamento a Dio e avviando a soluzione questioni annose ricevute in eredità». E d'altra parte «la rinuncia di Benedetto XVI avviene nell'anno della fede e nel cinquantesimo anniversario dell'inizio del concilio Vaticano II. Non è una casuale coincidenza, ma un segno dei tempi, che il Pontefice ha letto per il bene della Chiesa. Joseph Ratzinger, da giovane teologo ha dato molto alla riuscita del concilio contribuendo a elaborare importanti testi della storica assise. In seguito si è adoperato in ogni modo per ricomporre i conflitti accesi intorno all'interpretazione dell'evento conciliare, prospettando da Papa la via della riforma della Chiesa».