16 aprile 2024
Aggiornato 19:30
L'appello dello scrittore

Saviano a Cosentino: E' ora di raccontare tutto

«Sa benissimo che nessuno lo sosterrà più. Sa benissimo ormai che le dichiarazioni di amicizia di Berlusconi valgono zero. Cosentino può e deve parlare. Non si tratta di delazione, né di vendetta, come fa comodo che sembri. Si tratta dell'analisi di un percorso. E sulla vicenda camorra lui collabori con la giustizia, indipendentemente da quale sia la sua posizione»

ROMA - Appello di Roberto Saviano a Nicola Cosentino, affinchè collabori con la giustizia sui rapporti politica-camorra. «Nicola Cosentino - ha argomentato Saviano sul settimanale l'Espresso - ora può parlare e il mio invito è che lo faccia. Per riacquistare una dignità che ha chiaramente perduto, parli. Cosa ha da perdere? Sa benissimo che sarà progressivamente abbandonato dal Pdl. Sa benissimo che nessuno lo sosterrà più. Sa benissimo ormai che le dichiarazioni di amicizia di Berlusconi valgono zero. Cosentino può e deve parlare. Non si tratta di delazione, né di vendetta, come fa comodo che sembri. Si tratta dell'analisi di un percorso. E sulla vicenda camorra lui collabori con la giustizia, indipendentemente da quale sia la sua posizione».

«Decida di raccontare - esortato fra l'altro Saviano - cosa ha significato essere un politico in terra di camorra. Racconti come mai, nonostante tante parole, non ha mai contrastato i poteri criminali attraverso azioni politiche importanti».

«È ora che racconti: saremo in molti disposti a raccogliere le sue testimonianze e le sue analisi. È ora che dica tutto ciò che sa e rompa con 'scandalo' le regole del gioco. Se non lo farà - ha concluso Saviano - a tutti rimarrà il sospetto, certo solo il sospetto, che il suo silenzio e il carcere che molto probabilmente vivrà, Berlusconi avrà saputo ripagarli. Magari aprendogli il mercato del cemento nel nord Italia; magari aprendogli la distribuzione di carburanti, che lui già ha nel Sud, anche al Nord. Certo, allo stato, restano illazioni e sospetti. Ma solo Nicola Cosentino ha il potere di fugare il pensiero che per una mancia abbia scambiato la sua libertà».