30 luglio 2025
Aggiornato 18:00
Marco Carra (PD): Su terremoto norme sacrosante

Equitalia e penali Comuni, Governo battuto 3 volte alla Camera

Il primo «incidente» su un emendamento di Simonetta Rubinato (Pd) che cancella le penali per l'estinzione anticipata dei prestiti dei Comuni. L'esecutivo è stato poi successivamente battuto su un emendamento della Lega che consente ai Comuni e gli Enti locali di revocare a Equitalia e alle società partecipate la gestione della riscossione dei tributi

ROMA - Governo battuto tre volte, questo pomeriggio, durante l'esame del decreto legge per le spese delle Regioni, nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali alla Camera. Il primo «incidente» su un emendamento di Simonetta Rubinato (Pd) che cancella le penali per l'estinzione anticipata dei prestiti dei Comuni.
L'Esecutivo è stato poi successivamente battuto su un emendamento della Lega che consente ai Comuni e gli Enti locali di revocare a Equitalia e alle società partecipate la gestione della riscossione dei tributi.
Il Governo è andato sotto poi per la terza volta quando è passato un emendamento che sposta al 30 giugno il pagamento di tasse e contributi per tutta l'area del terremoto del Nord, cioè i Comuni di Emilia Romagna e Lombardia. Il Governo, che aveva dato il suo parere contrario, si è riservato di verificare l'impatto economico.

Marco Carra (PD): Su terremoto norme sacrosante, non elettorali - «Non è vero che sono norme pre-elettorali, quelle approvate oggi sono misure sacrosante che non devono essere cancellate nel maxiemendamento. Del resto, ormai è prassi alla Camera che la fiducia venga messa sui testi usciti dalle commissioni di merito». Così il deputato democratico Marco Carra commenta le dichiarazioni del sottosegretario Polillo che lasciando Montecitorio ha bollato le norme approvate oggi nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera come 'dettate da pressioni di natura elettorale'. «Vorrei vedere il sottosegretario Polillo cosa farebbe se si trovasse alle prese con la ricostruzione della casa e le scadenze fiscali. Si tratta di drammi che devono restare fuori alle campagne elettorali e su cui non si deve scherzare», conclude.