22 marzo 2023
Aggiornato 17:00
Anniversari | Omicidio Dalla Chiesa

Monti ricorda Dalla Chiesa: Rafforzeremo il contrasto alla mafia

A trent'anni dall'omicidio del generale Carlo ALberto Dalla Chiesa, Mario Monti ricorda il generale dei Carabinieri promettendo di «rafforzare l'impegno» dello Stato nel contrasto alla criminalità organizzata, «punto di partenza per un Paese più giusto, prospero e democratico». Il Ministro Cancellieri: «Fu italiano straodinario»

ROMA - A trent'anni dall'omicidio del generale Carlo ALberto Dalla Chiesa, Mario Monti ricorda il generale dei Carabinieri promettendo di «rafforzare l'impegno» dello Stato nel contrasto alla criminalità organizzata, «punto di partenza per un Paese più giusto, prospero e democratico».

ESEMPIO DI VITA AL SERVIZIO DELLO STATO - In una nota, il presidente del Consiglio scrive: «A trent'anni dalla morte del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell'agente di scorta Domenico Russo, assassinati in modo vile dalla mafia, voglio ricordare con profondo dolore l'estremo sacrificio di queste persone in difesa delle istituzioni e dei cittadini». Il generale Dalla Chiesa, sottolinea Monti, «è rimasto nella memoria collettiva un simbolo di rigore morale, un esempio di vita al servizio dello Stato di chi, nonostante i rischi, non ha mai indietreggiato nella lotta contro la mafia. Spero che questo ricordo resti scolpito per sempre nella memoria dei giovani italiani e in particolare di quanti in Sicilia hanno il coraggio di riaffermare ogni giorno il rispetto della legge come dovere morale».
E questo «rappresenta lo stimolo per costruire un futuro di legalità e giustizia. Il governo, oltre ad onorare la memoria del Generale Dalla Chiesa e delle altre vittime di mafia, per parte sua, si impegna a rafforzare, a tutti i livelli, la consapevolezza che il contrasto ad ogni forma di criminalità organizzata costituisce il punto di partenza per un paese più giusto, prospero e democratico».

CANCELLIERI: UN ITALIANO STRAORDINARIO - «Oggi ricordiamo uno straordinario italiano». Lo ha dichiarato il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, intervenuta oggi a Torino in Comune, alla cerimonia di commemorazione dell'agguato mortale al generale Dalla Chiesa, avvenuto trent'anni fa.
«Fu un grande e leale servitore dello Stato che prima da Ufficiale dell'Arma e poi da prefetto - ha ricordato il ministro - fece della lotta a ogni forma di terrorismo e di criminalità la sua missione di vita perseguendo sempre, senza alcun cedimento, con tenacia, passione, dedizione, grande professionalità e competenza la strada della legalità e dell'affermazione dei principi della democrazia».