26 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Intervista a «Repubblica»

Bindi: Non è traumatico votare a novembre

La Presidente del PD ribadisce l'importanza del premio di coalizione spiegando che «tra partito e coalizione a noi sembra più razionale premiare la coalizione», perchè «nessun partito in Italia raggiunge il 30% e può governare da solo». «Le alleanze è meglio farle prima». Frattini: Pericoloso voto a novembre, spread decollerebbe

ROMA - «Non mi sembra traumatica nè l'interruzione della legislatura nè il suo proseguimento fino alla fine. La scelta deve essere legata alle cose che si possono fare per il Paese. Se questo governo è in grado di attivare un'agenda per la crescita, una strategia di contenimento della recessione, di proseguire le politiche di rigore e anche di correggerle verso l'equità, allora può anche terminare la legislatura», altrimenti «si vada al voto perchè non c'è tempo da perdere». Lo afferma la presidente del Pd Rosy Bindi in un'intervista a Repubblica.

La Bindi ribadisce l'importanza del premio di coalizione spiegando che «tra partito e coalizione a noi sembra più razionale premiare la coalizione», perchè «nessun partito in Italia raggiunge il 30% e può governare da solo». «Le alleanze è meglio farle prima» aggiunge la Bindi sostenendo che «dalle prossime urne dovrà uscire una maggioranza politica e un governo politico. Non possiamo espropriare i cittadini del diritto a sapere prima del voto quale coalizione li governerà e con quale programma».
Rosy Bindi spiega che se si raggiungesse un accordo sulla legge elettorale, le urne non sarebbero «automatiche» ma «il presidente della Repubblica avrebbe un potere in più per scegliere il momento più opportuno per andare a votare».
Un Monti bis? «Il Pd - risponde la Bindi - ha fatto di tutto per archiviare il governo Berlusconi e affidare poi l'Italia in buone mani: adesso tocca a noi mettere in campo progetti politici alternativi».

Se avversario è Berlusconi più facile vincere - Se sarà Berlusconi per l'ennesima volta l'avversario del Pd alle elezioni «sarà più semplice la vittoria».
«Del resto - spiega - Berlusconi entra in gioco non per vincere, ma per perdere bene, scegliersi i parlamentari e continuare a garantire se stesso e i suoi interessi».

Frattini: Pericoloso voto a novembre, spread decollerebbe - «In questo momento basta una frase per far decollare lo spread e far crollare la Borsa» quindi va conservato «l'armistizio tra partiti» e «non esporre la credibilità del Paese e del governo a una campagna elettorale». La pensa così l'ex ministro degli Esteri Franco Frattini respingendo l'ipotesi di un voto anticipato a novembre che sarebbe «estremamente pericoloso». «Meglio votare a febbraio - dice in un'intervista a 'Repubblica' - dando comunque la possibilità al Presidente Napolitano di dare l'incarico al nuovo premier».

Vassallo: Accelerazione ingiustificata voto a novembre - «Votare in autunno sarebbe un'accelerazione ingiustificata» perchè «non serve a rassicurare i mercati e ci sono altri modi per evitare l'ingorgo dovuto alla scadenza contestuale dei mandati del parlamento e del presidente della Repubblica». La pensa così il deputato del Pd e politologo Salvatore Vassallo che in un'intervista al Corriere della Sera sostiene che c'è il rischio che le elezioni anticipate siano «usate per eludere varie promesse, dalle primarie alla riduzione del numero dei parlamentari».