Di Pietro «tende una mano» a Grillo
Il leader dell'IdV: Queste nuove energie ci spronano e ci invogliano a rivoluzionare anche i nostri sistemi di reclutamento. Col PD divisi perchè difendono il Governo per paura delle elezioni. Saremo coerenti, Agcom deve essere Garante imparziale
ROMA - «Noi siamo gli unici a non vedere in Grillo un antagonista, ma un movimento con cui lavorare insieme». Lo afferma il leader dell'Idv Antonio Di Pietro in un'intervista al «Fatto» nella quale sottolinea che «in questo Paese già solo il ricambio della classe dirigente è una proposta, è una rivoluzione».
Un'alleanza con il Movimento 5 stelle? «Loro hanno deciso di presentarsi sempre da soli, lo rispetto. Noi abbiamo deciso di andare all'appuntamento elettorale, qualunque sia la legge, con una forte istanza di rinnovamento della classe politica».
«Queste nuove energie ci spronano e ci invogliano a rivoluzionare anche i nostri sistemi di reclutamento. Noi usiamo la Rete e pensiamo di usarla anche per le primarie, abbiamo detto che rinunciamo al finanziamento pubblico... E poi ci venga riconosciuto che l'Italia dei Valori già dieci anni fa, per prima, lanciava la lista civica nazionale - conclude -. Ora ne arrivano altre: qualcuno dirà che perdo qualche voto anch'io. Ma io ci credo: l'unione fa la forza».
Col PD divisi perchè difendono il Governo per paura delle elezioni - «Spiace vedere tra i democratici queste divisioni. Ma il motivo per cui si sono arroccati sul governo Monti è molto semplice. Non sanno come risolvere la questione della legge elettorale. Hanno paura degli elementi spuri, quelli che non sono adeguati al sistema...». Lo afferma il leader dell'Idv Antonio Di Pietro in un'intervista al 'Fatto' nel quale commenta le fibrillazioni nel Pd dopo l'uscita di Fassina sulla possibilità di votare ad ottobre.
Fassina, sottolinea Di Pietro, ha compiuto «un gesto di responsabilità da parte di una persona che non vuole nascondere la verità sotto il tappeto. È quello che diciamo da tempo: c'è bisogno di un governo politico, eletto dai cittadini sulla base di impegni, non di un governo ragionieristico che si occupa solo di far quadrare i conti senza nemmeno guardare a chi li fa pagare». Il Pd è spaventato da «noi, da Grillo...la loro preoccupazione è tenerci fuori... Il Pd non ha il coraggio di affrontare l'appuntamento elettorale perché non sanno con chi mettersi».
Quanto alla foto di Vasto, conclude Di Pietro, «noi abbiamo tentato in tutti i modi di rilanciarla, ma a tutt'oggi riceviamo solo atti di denigrazione, di sufficienza, di respingi-mento. E poi c'è un problema di contenuti... Noi abbiamo la nostra dignità e la dobbiamo mantenere innanzitutto per i nostri elettori. Non possiamo stare ad aspettare il signor Tentenna».
Saremo coerenti, Agcom deve essere Garante imparziale - Italia dei Valori non parteciperà in segno di protesta alle votazioni in Parlamento sulla nomina dei nuovi componenti dell'Autorità garante sulle Comunicazioni. «L'Italia dei Valori è sempre stata contraria ad ogni forma di spartizione lottizzatoria dell'Agcom da parte dei partiti, proprio perché un organo di garanzia dovrebbe rimanere terzo rispetto al ruolo della politica. Vogliamo essere coerenti con noi stessi e manifestare il nostro dissenso nel modo più netto possibile, uscendo fuori dall'aula parlamentare al momento del voto», ha annunciato Antonio Di Pietro.