25 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Il sisma in Emilia

Terremoti, summit al Quirinale: Impegno massimo per l'Emilia

Un'ora è mezzo di incontro al Colle sul terremoto con i Presidenti delle Camere Schifani e Fini ed il Premier Monti, presente il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Catricalà. Festa del 2 Giugno sobria, solidarietà nazionale per risposta efficace

ROMA - «Ampia solidarietà nazionale per una risposta efficace» a testimonianza del «massimo impegno dello Stato» al fianco delle popolazioni terremotate dell'Emilia. E conferma della parata militare del 2 Giugno, della celebrazione la sera al Quirinale e degli altri enti per la Festa della Repubblica ma alla insegna di «particolare sobrietà». Sono le decisioni del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al termine di un'ora e mezzo di incontro al Colle sul terremoto con i Presidenti delle Camere Renato Schifani e Gianfranco Fini ed il Premier Mario Monti, presente il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà.

«Il Presidente della Repubblica ha oggi ricevuto il Presidente del Senato, il Presidente della Camera dei Deputati e il Presidente del Consiglio - ha informato il Quirinale al termine del summit - per un ampio informale scambio di opinioni su problemi di comune interesse e urgenza istituzionale: in primo luogo quelli connessi alla condizione dei territori e delle popolazioni dell'Emilia su cui si è abbattuto un violento e distruttivo evento sismico, e relativi all'esigenza del massimo impegno delle forze dello Stato e della più ampia solidarietà nazionale per un'efficace risposta a bisogni acuti di assistenza e a prospettive di rapida ricostruzione. Tale impegno e solidarietà avrà modo di esprimersi ancora in occasione delle imminenti celebrazioni dell'anniversario della nascita della Repubblica».

«Le tradizionali celebrazioni saranno improntate - ha formalizzato la Presidenza della Repubblica - a criteri di particolare funzionalità e sobrietà, sia per i limiti entro cui si svolgerà la rassegna militare, sia per i caratteri che assumerà l'incontro in Quirinale con i rappresentanti del Corpo Diplomatico, di tutte le istituzioni e di significative espressioni della società civile».

«La riaffermazione della vitalità e responsabilità - nell'attuale momento di molteplici, ardue difficoltà e sfide per la nazione - delle forze dello Stato, e in particolare delle Forze Armate, dei corpi di Polizia e della Protezione Civile, sempre largamente sorretti dal consenso dei cittadini, così come la manifestazione - in occasione del 2 giugno - di quel rinnovato senso di unità e coesione nazionale emerso con tanta evidenza dalle celebrazioni del Centocinquantenario della fondazione dello Stato unitario - ha sottolineato ancora il Colle - costituiscono un solido fondamento per il rafforzarsi dell'indispensabile fermezza e fiducia con cui affrontare i problemi dell'oggi e del domani, a cominciare da quelli delle popolazioni e dei territori colpiti dal recente terremoto».

«I Presidenti delle Camere e del Consiglio - ha reso ancora noto il Quirinale - hanno pienamente condiviso tali indirizzi e scelte con il Capo dello Stato».