29 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Lotta alla criminalità

Scajola smentisce l'«Espresso»: Non ho soppresso presidio GdF

L'ex Ministro dello Sviluppo Economico: Al contrario ho rafforzato il suo controllo sugli incentivi

ROMA - «Sarebbe interessante capire chi fornisce informazioni grossolanamente false all'Espresso. Sono certo che il direttore del settimanale sarà la prima persona interessata ad appurarlo. Contrariamente a quanto pubblicato, infatti, il nucleo della Guardia di Finanza posto a presidio degli incentivi presso il ministero dello Sviluppo economico, durante il periodo del mio incarico, non è stato affatto soppresso ma, anzi, rafforzato». Lo ha affermato Claudio Scajola, deputato Pdl ed ex ministro dello Sviluppo economico, con riferimento all'articolo dal titolo «Ministro in fiamme» pubblicato oggi dal settimanale l'Espresso.

Scajola: Ho rafforzato suo controllo su incentivi - «Il Nucleo della Finanza - ha precisato per prima cosa Scajola - è attivo e operante ininterrottamente dal 2007, grazie a un protocollo d'intesa che prevede la presenza al Ministero di un Nucleo guidato da un Generale della Guardia di Finanza, tuttora in servizio a Via Veneto e mai venuto meno durante il governo Berlusconi». Inoltre «la norma cui fa riferimento l'Espresso, che dispone per via legislativa il nucleo delle Fiamme Gialle presso il ministero, è stata 'ideata e proposta' nel 2009 da me con l'approvazione della delega al governo per il riordino degli incentivi, contenuta nell'art 3, comma 2, della legge 30 luglio 2009, cosiddetta Legge Scajola. Da quella legge delega derivano i decreti per gli incentivi alle imprese cui sta lavorando il ministro Passera». E ancora: «Nel 2010 ho disposto l'avvio di un secondo protocollo d'intesa con la Direzione Investigativa Antimafia, a rafforzamento di quello già attivo con le Fiamme Gialle, per prevenire la distrazione verso la criminalità organizzata delle risorse pubbliche riservate all'industria, attraverso un diretto coordinamento con le direzioni distrettuali antimafia».
In conclusione, «non credo che prima di me e dopo di me - ha concluso Scajola - ha dato dato tanto rilievo alla pianificazione integrata tra compiti di sostegno alle imprese e attività di lotta alle mafie. Un obiettivo, questo, che mi ero prefisso in virtù della mia precedente esperienza al dicastero dell'Interno».