18 aprile 2024
Aggiornato 15:00
L'UdC per ora non sceglie

Casini: Mani libere per i moderati

Lettera del leader centrista al «Corriere della Sera»: Nč con Vasto nč con una federazione Pdl-Lega. Ma disponibile su doppio turno. Voglio mettere insieme i «migliori», senza pił ambizioni personali

ROMA - Mai con un centrosinistra formato Vasto come quello attuale Pd-Idv-Sel, mai di nuovo con un centrodestra sostanzialmente Pdl e Lega sia pure in versione restyling 'federazione dei moderati'. Ma «mani libere» per l'Udc rispetto agli attuali schieramenti in campo per «non arruolarmi in coalizioni eterogenee gią fallite sul campo come dimostrano l'esperienza dei governi degli ultimi dieci anni». Anche a «rischio di compiere ancora una testimonianza solitaria, come l'Udc da solo ha gią fatto alle elezioni 2008 guardata da tutti con incredulitą ma poi rivelatasi decisiva per l'interesse del Paese».

La risposta all'editoriale di Panebianco - Pier Ferdinando Casini, come promesso ieri, ha risposto con una lettera pubblicata sul Corriere della sera all'editoriale di apertura di ieri nel quale Angelo Panebianco gli chiedeva di rompere gli indugi e compiere una scelta di campo, sostanzialmente in nome di un nuovo centrodestra, in nome di un rilancio e rafforzamento del bipolarismo. Al quale una cosa Casini ha concesso: la disponibilitą a discutere anche di una riforma elettorale a doppio turno.
«Le leggi elettorali - ha scritto in proposito Casini sul Corsera - non producono mai di per sč buona o cattiva politica. Ma ho talmente fiducia nel futuro che sono disponibile a ragionare su tutto, anche sul doppio turno che non č certo il mio modello elettorale preferito. Una sola cosa non č negoziabile: la possibilitą che i parlamentari vengano scelti dai cittadini e non dai capi partito».

Voglio mettere insieme i migliori - Quanto alla propria prospettiva, «voglio rassicurare Panebianco - ha sottolineato ancora Casini - che non sono allergico ad alleanze, nč ho una vocazione solitaria da soddisfare. Ma, avendo, da tempo soddisfatto ogni ambizione personale, non intendo svendere ai saldi di fine stagione i valori e gli interessi del ceto medio di questo Paese ha, in parte, affidato anche a me».
Di contro «voglio mani libere di poter offrire agli italiani - ha affermato ancora il leader Udc - una nuova proposta politica che metta assieme le migliori espressioni della societą civile, dell'associazionismo, del mondo del volontariato. Insieme a quei politici che dignitosamente hanno fatto il loro lavoro con dignitą e serietą».