28 marzo 2024
Aggiornato 23:00
Sabato iniziativa a Bologna

Riforme, torna a farsi sentire Prodi

Incontro su legge elettorale e Europa, introdotto da Parisi. Napolitano: Preservare i principi della prima parte della Carta. Belisario (IdV): Questo Parlamento non ha l'autorità morale per farle

ROMA - Sul tema delle riforme Romano Prodi non ha intenzione di lasciar correre, il rischio che il Pd scelga di appoggiare una legge elettorale proporzionale ha già spinto il «Professore» a farsi sentire pubblicamente due volte e sabato prossimo ci sarà una terza puntata. A Bologna i fedelissimi dell'ex premier hanno organizzato una giornata di discussione su riforme e Europa, Prodi sarà sicuramente presente all'iniziativa e non è escluso che tenga un discorso.
I lavori saranno introdotti da Arturo Parisi e riguarderanno due filoni: le riforme, legge elettorale in particolare, e l'Europa in crisi, con particolare attenzione al problema della perdita di sovranità degli stati nazionali e ai riflessi della crisi del debito sulla democrazia.

Napolitano: Preservare i principi della prima parte della Carta - Vanno preservati i principi e gli equilibri istituzionali contenuti nella prima parte della Costituzione. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rispondendo alle domande dei giornalisti sulle riforme, al termine della sua visita ufficiale in Tunisia.
«Certamente la prima parte della Costituzione, i principi, i valori, i grandi equilibri istituzionali che sono disegnati in quella parte fondamentale della nostra Carta - ha detto il capo dello Stato - costituiscono un tessuto vivo e da preservare per quanto poi si possa lavorare a riforme sull'ordinamento della Repubblica» contenute nella seconda parte.

Belisario (IdV): Questo Parlamento non ha l'autorità morale per farle - «Questo Parlamento non ha l'autorità morale per modificare la Costituzione, altro che accelerare l'iter della riforma». Lo ha affermato il capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato, Felice Belisario.
«La maggioranza disomogenea che sostiene il governo Monti - ha proseguito il capogruppo Idv - non riesce nemmeno a mettersi d'accordo sulle misure basilari nella lotta alla corruzione che il Paese reclama a gran voce con rabbia. E' impensabile che stravolga la nostra Carta. Il testo di riforma costituzionale scritto da ABC è, infatti, pessimo, se non addirittura pericoloso nel prevedere maggiori poteri a favore del governo, e, quindi, del presidente del Consiglio. Tra l'altro mi chiedo se un Parlamento di nominati e pieno di inquisiti, rinviati a giudizio, condannati, piuttosto che raggiunti da misure restrittive della libertà personale, abbia la credibilità per modificare la base della nostra democrazia».
«Adesso - ha concluso Belisario - l'unica strada da intraprendere è quella del voto. Nel frattempo bisogna procedere con l'immediato ed effettivo dimezzamento del numero dei parlamentari. Questa sì è l'unica riforma richiesta dagli italiani».