26 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Serve subito testo unico europeo e super Procura

Lotta alla mafia: Ingroia, Berlusconi non merita nessun premio

Il Procuratore aggiunto di Palermo: Forse sono più politiche le affermazioni di Grasso che le mie. Serve subito un testo unico europeo e super Procura. Bondi: Da Ingroia affermazioni inaccettabili per un magistrato. Radio 24: Non abbiamo manipolato le parole del Procuratore Grasso

ROMA - Un premio a Berlusconi per la lotta del suo Governo contro la mafia? Non diamo meriti a chi non ce li ha. La pensa così il magistrato Antonio Ingroia, che oggi a Un Giorno da Pecora ha risposto alle domande sulle dichiarazioni di Pietro Grasso, il quale aveva elogiato l'operato del precedente Governo e attaccato Ingroia, reo di fare troppa politica.

Forse più politiche le affermazioni di Grasso che le mie - «Io non credo - ha ribattuto il pm - di aver mai fatto politica, ho solo espresso valutazioni sulla Costituzione e Riforma della giustizia, senza attribuire premi speciali a destra e a sinistra, come ha fatto Grasso parlando del premio a Berlusconi. Forse è più politica quella dichiarazione che le mie».
Quanto alla opportunità di riconoscere un impegno antimafia particolare a Berlusconi, «non diamo merito - ha detto Ingroia - a chi non ce l'ha: da quando i governi sequestrano i patrimoni mafiosi e non è, invece, la polizia giudiziaria e la magistratura a farlo?» Quindi non è merito di Berlusconi. «Non è mai merito del Governo in carica, perché il Governo non ha nessun potere sulla magistratura, che opera in modo autonomo e indipendente». Ma c'è la possibilità che lei si candidi alle prossime politiche? «Non credo». Non credo, però, è ben diverso da «no». «Io non posso privarmi in anticipo di quello che è un diritto costituzionale», ha detto Ingroia.

Serve subito un testo unico europeo e super Procura - «Per combattere la criminalità organizzata, superando confini e ostacoli, occorrono un Testo unico europeo delle leggi antimafia e una super procura. Ma non credo ci siano le condizioni politiche per raggiungere questi due obiettivi in tempi rapidissimi». Lo ha affermato il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia in un'intervista al settimanale Il Punto, in edicola.

Bondi: Da Ingroia affermazioni inaccettabili per un magistrato - «Le dichiarazioni del dottor Ingroia sarebbero comprensibili e accettabili se pronunciate in un'aula parlamentare o a nome di una parte politica. Nella veste di magistrato, invece, simili affermazioni fanno capire a quali livelli di politicizzazione sia giunta una parte della magistratura». Lo ha dichiarato in una nota Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Pdl.

Cicchitto: Dimostra che lo Stato di Diritto è pseudo-concetto - «Il dottore Ingroia è riuscito in modo perfetto a combinare insieme l'attività politica con l'esercizio di quella giurisdizionale. Siccome questa è la metodologia di una parte non maggioritaria, ma assai aggressiva e dinamica della magistratura, ciò vuol dire che nel nostro Paese lo stato di diritto è ridotto ad essere una sorta di pseudo-concetto». Lo afferma in una nota Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl.

Radio 24: Non abbiamo manipolato le parole del Procuratore Grasso - A proposito di alcune precisazioni, uscite negli ultimi giorni, del procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, la redazione de La Zanzara di Radio 24 ribadisce in una nota che «per ben due volte nel corso della trasmissione i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo hanno chiesto al dottor Pietro Grasso se avrebbe dato un premio a Silvio Berlusconi per la sua attività antimafia. Entrambe le volte il procuratore ha risposto positivamente, in merito al recupero dei beni mafiosi. Anzi, la seconda volta ha ribadito: Certamente sì».