1 maggio 2024
Aggiornato 17:00
Ritrovati nel milanese di alcuni volantini BR

Terrorismo: Berlusconi, reagire con politiche diverse dal rigore

L'ex Premier: Per combattere timore, pessimismo e scarsa fiducia nel futuro. La Procura di Milano apre fascicolo su volantini BR. Angeletti: In Italia è una malattia mai soppressa. Camusso: Non deve avere la patente di rappresentanza del disagio sociale

ROMA - Per evitare che l'attuale situazione di incertezza e pessimismo degeneri in episodi di terrorismo come quelli registrati oggi nel milanese, è necessario puntare su politiche diverse da quella del rigore adatta a un'economia in fase di sviluppo e non in recessione come quella italiana. E' il pensiero espresso da Silvio Berlusconi, a margine del funerale del senatore Giampiero Cantoni a Milano, commentando il ritrovamento oggi nel milanese di alcuni volantini Br.
«C'è un clima di grande timore, di grande pessimismo, di scarsa fiducia nel futuro a cui dovremmo reagire. Credo con una politica totalmente diversa da quella che è la cosiddetta politica del rigore che si può applicare soltanto in un'economia di sviluppo», ha dichiarato l'ex premier Berlusconi. Commentando invece nello specifico il ritrovamento dei volantini Br, il Cavaliere ha dichiarato: «C'è stato solo un episodio ma quando c'è un clima come questo c'è un terreno che può dare luogo, da un lato, al terrorismo e, dall'altro, a una dittatura ma speriamo non sia così, non è il caso dell'Italia». Pur auspicando che non ci siano altri episodi come quello di oggi, Berlusconi ha tuttavia dichiarato che «non è una situazione che ci lascia del tutto tranquilli».

La Procura di Milano apre fascicolo su volantini BR - Il pm di Milano Maurizio Ascione ha aperto un fascicolo modello 45 (fatti non costituenti reato senza indagati) sui volantini a firma Brigate Rosse ritrovati questa mattina da polizia e carabinieri a Legnano affissi allo stabilimento Ansaldo (ex Franco Tosi) e alla sede dell'Agenzia delle entrate. I volantini con la stella a cinque punte, che riportano generici slogan che fanno riferimento all'attacco contro le multinazionali e gli uomini dello Stato, non sembrano, allo stato, avere alcun legame con l'attentato (e la sua seguente rivendicazione) al dirigente dell'Ansaldo Roberto Adinolfi, gambizzato a Genova lunedì scorso.
Il magistrato, in costante contatto con il pool antiterrorismo della Procura, ha disposto al momento sui volantini alcuni accertamenti tecnici.

Angeletti: In Italia è una malattia mai soppressa - «Il terrorismo in Italia è una malattia endemica, che ciclicamente si manifesta con maggiore o minore violenza, una malattia che non abbiamo mai soppresso». E' il commento del leader della Uil, Luigi Angeletti, sull'attentato di Genova a un manager dell'Ansaldo, a margine della presentazione a Torino del libro di Stefano Fassina, «Il lavoro prima di tutto».

Camusso: Non deve avere la patente di rappresentanza del disagio sociale - Il terrorismo non deve avere la patente di rappresentanza del disagio sociale. A sottolinearlo è stato oggi il leader della Cgil, Susanna Camusso, a margine di un incontro sul tema delle donne e della partecipazione politica in Italia a Palazzo Marino a Milano «Ritengo che oggi ci sia un tema di vigilanza, di ruolo dei sistemi di sicurezza affinché indaghino. Come sempre, in queste situazioni bisogna fare attenzione anche al linguaggio ma soprattutto non dargli una patente che non hanno, cioè quella di essere rappresentanti di un disagio sociale», ha dichiarato Camusso a commento degli ultimi episodi terroristici quali l'agguato all'ad di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi e il ritrovamento, oggi, di volantini firmati Brigate Rosse nella sede della Franco Tosi.