24 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Elezioni Amministrative 2012

A Verona un referendum per Tosi, chiudono Maroni e Casini

Verona è fra le protagoniste delle amministrative che si terranno domenicani e lunedì. Domani il leader leghista chiude per il «sì», il leader Udc per il «no»

VERONA - Verona è fra le protagoniste delle amministrative che si terranno domenicani e lunedì. E a chiudere domani una campagna elettorale per quello che nei fatti sarà un referendum pro o contro il sindaco leghista uscente Flavio Tosi che non ha voluto alleanze con altre forze politiche, arrivano due pezzi da novanta dello stato maggiore del Carroccio: l'ex ministro dell'Interno, Roberto Maroni (con Matteo Salvini) per chiedere di votare «sì» e il leader Udc Pier Ferdinando Casini per il «no».
Maroni e Salvini saranno insieme a Tosi partecipano a un incontro pubblico alle 21 in piazza dei Signori. Casini, invece, sarà al fianco del candidato dell'alleanza fra Udc e centrodestra Luigi Castelletti.

Del resto, il capoluogo scaligero è cruciale. Il test politico, anche a livello nazionale, si misura proprio dal risultato delle elezioni a Verona, dove il sindaco uscente, Flavio Tosi, viene dato come favorito. Un esame, però, che potrebbe mettere sotto la lente dell'elettore le vicende giudiziarie che hanno terremotato la Lega Nord, togliendo un po' di consenso al movimento di Bossi. In ogni caso, il «maroniano» Tosi punta a vincere al primo turno. Obiettivo, ambizioso, che se dovesse essere raggiunto spianerebbe la strada al sindaco alla segreteria regionale del partito, da anni saldamente retta dal primo cittadino di Treviso di fede «bossiana», Giampaolo Gobbo. A sostenere Tosi nella corsa a Palazzo Barbieri, ci sono, compresa la Lega Nord, ben sette liste.
Dopo avere ottenuto dal Umberto Bossi, in occasione dal Parlamento padano di Vicenza dello scorso 17 marzo, di poter correre con una propria lista, Tosi ha conquistato il supporto di altre sei liste:la Civica per Verona, Pensionati, Fratta Pasini, Alleanza per Verona, Giovani, Verona è vita e Partito delle aziende. Il tornado Tosi è riuscito a catalizzare il sostegno dei 14 pidiellini, che il segretario del Pdl, Alfano ha provveduto a sospendere.

Il candidato ufficiale del centrodestra è l'avvocato Luigi Castelletti, ex presidente di Verona Fiere, sostenuto da Pdl, Fli, Udc, Nuovo Psi (più una civica). A supportare la campagna elettorale di Castelletti venerdì scorso era arrivato in città, il segretario del Pdl, Angelino Alfano.
Forte del sostegno di Bersani e di Rosi Bindi, giunti a Verona nei giorni scorsi, il centrosinistra mette in campo Michele Bertucco (Pd, Sel, Fds, Psi e Idv (con liste civiche Piazzapulita e Forti per Verona). Su altri fronti corrono Gianni Benciolini per il Movimento 5 stelle; Luca Castellini per Forza Nuova, infine Patrizia Badi che si candida con Veneto Stato.

Michele Bertucco, candidato del centrosinistra, ha un passato di successo. 48enne bancario, presidente regionale di Legambiente, in occasione delle primarie del Pd ha ottenuto il 57,75% contro l'indipendente Mario Allegri e l'Idv Antonio Borghesi. Se Tosi ha provocato una frattura interna nel Pdl, che da una parte va con Castelletti, dall'altra resta con il sindaco uscente, ha anche sospinto l'Api di Francesco Rutelli a non tentare la sorte con candidati alle prime armi. L'Api per le amministrative veronesi diventerà quindi Alleanza per Verona e sosterrà, appunto, Tosi.