29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Per il Ministro, Monti super

Passera: Abbiamo commesso errori, ma passato l'esame

Alfano chiude la questione con il Premier, ma il Pdl insiste sulla compensazione fra tasse e crediti alle imprese e sulle contestazioni all'IMU. Bondi: è stato giusto mandare sotto il governo al Senato. Cicchitto: sul fisco il Pdl non cede. Quagliarello: Da Alfano una lezione di stile a Monti

ROMA - Corrado Passera dà un «voto alto alle riforme, dalle pensioni al lavoro, e all'agenda per la crescita: un programma senza botti, ma molto articolato e concreto». Ma ammette: «Bisognava comunque mettere in conto qualche inevitabile errore e ingenuità da parte di chi, come noi, non è abituato a governare la macchina dello Stato». «Siamo intervenuti - ha spiegato su un aereo che perdeva quota e che doveva cambiare varie parti in volo».

PASSERA: FAREMO NASCERE NUOVE IMPRESE - «Nei prossimi mesi contiamo di introdurre meccanismi che facilitino la nascita di nuove imprese - ha spiegato Passera - Per finanziare l'agenda per la crescita cerchiamo di recuperare risorse dalla lotta all'evasione fiscale e dai tagli agli sprechi. Tra le prime destinazioni dei risparmi e delle risorse recuperate - sottolinea il ministro - ci dovranno essere le famiglie più disagiate. I redditi più bassi vanno aiutati, non solo con sgravi fiscali».

MONTI E’ IL MIGLIOR PREMIER POSSIBILE - Giudizio positivo su Mario Monti, «il miglior presidente del Consiglio possibile», e sull'operato del governo («il recupero di credibilità che è stato quasi immediato»). E' quanto ha affermato il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, in un'intervista al Fatto Quotidiano.

CICCHITTO: SUL FISCO IL PDL NON CEDE - «Reagendo da leader a significative provocazioni e a piccole manovre, Alfano ha dato innanzitutto una lezione di stile, e nel contempo ha tenuta ferma la linea politica del Pdl che è oggi quella di battersi su essenziali problemi fiscali ed economico-sociali». Lo ha detto il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto. «Da un lato - ha aggiunto - è indispensabile tutelare le imprese di fronte ad uno Stato assai lento come debitore e assai veloce come esattore, dall'altro i proprietari di case che si trovano già oggi di fronte a più di una imposizione patrimoniale. In questo quadro il ruolo del Pdl è quello di lavorare per tutelare un vasto blocco sociale di piccole imprese, di lavoratori autonomi e di lavoratori dipendenti e per la sicurezza».

BONDI: E’ STATO GIUSTO MANDARE SOTTO IL GOVERNO - «Credo che la nostra linea non sia cambiata. Noi abbiamo fatto una scelta dolorosa quando abbiamo deciso di sostenere il governo Monti, ma il nostro interesse è solo quello di fare l'interesse del Paese.
Qualora Monti non dovesse più fare l'interesse del Paese, verrà meno anche il nostro appoggio. Tutto dipende da cosa decide di fare il governo»
. Lo ha affermato il coordinatore del Pdl Sandro Bondi intervistato da Tgcom24, convinto che «il voto di ieri in Senato è stato un libero giudizio del Parlamento sulla base dei un provvedimento che la maggioranza del Parlamento non ha condiviso» ed «è stato un giudizio giusto».

QUAGLIARELLO: DA ALFANO UNA LEZIONE DI STILE A MONTI - «L'intervista del segretario del PdL Angelino Alfano al Corriere della Sera è una ulteriore prova di responsabilità e anche una lezione di stile». Lo ha affermato in una dichiarazione Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del Pdl al Senato. «Apprendere sul campo quanto sia duro governare concretamente il Paese - ha sottolineato - dovrebbe suscitare non un atteggiamento critico di rivalsa ma al contrario sempre maggiore consapevolezza e rispetto nei confronti dei propri predecessori e di un partito che, compiendo un atto di generosità verso il Paese, ha sacrificato molto sul piano politico ma non può rinunciare al proprio diritto di proposta. L'auspicio - ha concluso Quagliariello - è che il superamento delle asprezze di questi giorni renda tutto ciò un dato acquisito per tutti».

ALFANO:TUTTO CHIARITO CON MONTI - «Con il chiarimento di Monti il caso è chiuso» e «il fatto che non ci sia stato alcun contatto tra noi in questi ultimi giorni rende ancora più importanti le affermazioni del presidente del Consiglio». Lo dice il segretario del Pdl Angelino Alfano in una intervista al 'Corriere della Sera' nella quale prende atto delle parole del premier ma ribadisce anche che il suo partito andrà avanti sul ddl 'compensazione'.
Alfano conferma la «lealtà» del Pdl al governo e proprio in virtù di questa sottolinea che se le parole critiche di Monti verso i partiti «fossero state riferite a me le avrei considerate un'ingiustizia.
Perciò mi ha fatto piacere che Monti abbia chiarito»
. «Se al Nord è saltata l'alleanza con la Lega (alle amministrative, ndr) è perchè abbiamo deciso di sostenere l'esecutivo. Noi sì paghiamo un prezzo».
Anche perchè, spiega, «si stava creando una situazione paradossale: da una parte io, che ai comizi devo dar conto della scleta di sostenere il governo, e dall'altra il premier che... Comunque, chiarito. Per me il caso è chiuso». Comunque per gli imprenditori che sono al tempo stesso debitori e creditori dello Stato Alfano tiene il punto: «Se il governo trova un'altra soluzione bene... Altrimenti presenteremo la nostra proposta...». L'Ici? «L'abolizione la rivendichiamo, lo rifaremmo - conclude Alfano - Ben altri sono stati i buchi per i quali siamo stati costretti a intervenire in questi mesi: in primo luogo la controriforma delle pensioni che fu varata dal governo Prodi».