26 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Politica & Inchieste | Il caso Belsito

Lega, si stringe il cerchio intorno a Rosy Mauro

Voci insistenti rivelano che la decisione sarebbe già stata presa (il sito di AffariItaliani, che la settimana scorsa aveva già previsto le dimissioni di Bossi dalla leadership leghista, le annuncia per oggi). L'addio allo scranno in Senato sarebbe solo questione di ore

ROMA - All'interno della Lega le richieste di dimissioni di Rosy Mauro da vicepresidente del Senato si fanno sempre più pressanti: dal «Pulizia, pulizia, pulizia» invocato su Facebook da Maroni al laconico «aiuterebbero il partito» di Calderoli - solo per citare due nomi che contano nel Carroccio - danno il senso del clima che si è creato intorno alla «nera». Voci insistenti rivelano che la decisione sarebbe già stata presa (il sito di AffariItaliani, che la settimana scorsa aveva già previsto con successo le dimissioni di Umberto Bossi dalla leadership leghista, le annuncia per oggi) e che, dunque, l'addio allo scranno in Senato sarebbe solo questione di ore.
La tempesta delle inchieste sull'uso improprio dei rimborsi elettorali ha già travolto Bossi Junior, che nel giorno di Pasquetta ha annunciato le sue dimissioni da consigliere regionale in Lombardia «per dare l'esempio». Un esempio che potrebbe seguire Rosy Mauro ma anche l'assessore regionale Monica Rizzi, come chiedono i militanti leghisti a Brescia.

La base, infatti, è in subbuglio: questa sera alla Fiera nuova di Bergamo si terrà il primo raduno, autoconvocato dalla sede bergamasca, dell'orgoglio leghista dopo le dimissioni da segretario di Umberto Bossi: le «scope», simbolo della ormai necessaria pulizia nel partita, la faranno da protagoniste. Sul palco della manifestazione i triumviri, Manuela Dal Lago, Roberto Calderoli e Maroni, più che esplicito sulla sua pagina Facebook quando scrive «mi sono francamente rotto di Cerchi Magici e Culi Nudi», allusione quest'ultima alle performance canore di Piero Moscagiuro, in arte Pier Mosca, amico e collaboratore di Rosy Mauro.

I maroniani del resto insistono: «Io - dice Massimo Garavaglia - al posto di Rosy Mauro mi sarei già dimesso». E Matteo Salvini a proposito del Trota: «Penso e spero che tutti gli altri abbiano la responsabilità di dimettersi per tempo».

La pressione è dunque fortissima: questa mattina Renzo Bossi si è recato al Pirellone per formalizzare le dimissioni al capogruppo del Carroccio Stefano Galli mentre in via Bellerio, sede milanese della Lega, cominciano ad arrivare i triumviri: primo Roberto Calderoli a cui nel pomeriggio dovrebbero unirsi Dal Lago e Maroni per la «prima segreteria» del dopo Bossi.