25 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Il Governo e la «strana maggioranza»

Casini: Se si continua così il Governo va in crisi sul serio

Il leader dell'UDC: L'emergenza non è finita. Noi siamo impegnati dal mattino alla sera a fare gli sminatori per cercare di fare andare avanti tranquillo l'esecutivo. Di Pietro: Monti tocca pensioni e lavoro, ma non la RAI

ROMA - Se si continua così «il governo prima o poi entra in crisi sul serio». Lo ha detto il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini interpellato a margine del convegno «Giovani e vocazione alla politica» organizzato dal dipartimento Formazione dell'Udc.
Siamo nel mezzo di un'emergenza che non è finita. In qualche mese questo Governo è riuscito a fare quello che gli altri governi, quelli del mitico bipolarismo, quelli di Prodi e Berlusconi, per anni non hanno fatto rinviando i problemi», ha sottolineato.
Noi siamo impegnati dal mattino alla sera a fare gli sminatori per cercare di fare andare avanti tranquillo l'esecutivo perché c'é chi tira da una parte e chi tira dall'altra. Se si continua così - ha proseguito - il Governo prima o poi entra in crisi sul serio e sarebbe un atto di irresponsabilità allo stato puro. Oggi - ha concluso - è il momento di stare vicini a questo Governo, di aiutarlo e di superare anche le difficoltà che ci sono».

Di Pietro: Monti tocca pensioni e lavoro, ma non la RAI - «Questo governo, anche se è politico fino alla cima dei capelli, dice di essere tecnico e non perde occasione per segnalare che i tecnici servono proprio a sciogliere i nodi aggrovigliati dai politici. Si può essere più o meno d'accordo, però almeno su un punto, questo discorso dovrebbe rassicurare tutti: da nessuna parte, infatti, l'occupazione dei partiti e la dittatura dei politicanti combina più guai che in Rai». Lo ha scritto sul suo blog il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
«Insomma, volendo prendere sul serio questo governo tecnico, si poteva sperare che, almeno sul fronte del servizio pubblico radiotelevisivo, avrebbe portato davvero a qualcosa di utile per il Paese, oltre che per le banche. Invece niente da fare. Se c'è un settore dove il governo ha deciso di lasciare tutto inalterato è proprio la Rai. Questo governo ha trovato il tempo per impedire alla gente di andare in pensione dopo decenni di lavoro, il tempo di precipitare milioni di italiani nella povertà, riempiendoli di tasse, il tempo per introdurre i licenziamenti facili. Però dice di non avere il tempo per cambiare la legge Gasparri e liberare la Rai dal cappio che la sta strangolando. Non è questione di tempo, ministro Passera: è questione di coraggio. Voi avete il coraggio di sfidare i lavoratori, la Cgil e ogni senso di giustizia ma non avete quello di cambiare una legge vergognosa, scritta pensando non agli interessi dell'azienda pubblica, ma a quelli di Silvio Berlusconi», ha sottolineato.