12 ottobre 2025
Aggiornato 09:00
La giornata politica di Veltroni

Veltroni: Nel 2013 nessuna «maggioranza» con il Centrodestra

L'ex Segretario del PD: «Ma la sinistra sarà pronta se avrà un discorso per l'Italia. Temo che si preferisca non cambiare la legge elettorale. Ddl sul lavoro scelta responsabile, consente il dialogo»

ROMA - L'alleanza tra centrodestra e centrosinistra è «irripetibile», ma se la sinistra vuole governare dovrà essere in grado di predisporre un «discorso per l'Italia» e non rifugiarsi di nuovo in alleanze messe su solo per avere la maggioranza. Lo ha detto Walter Veltroni, parlando ad una iniziativa pubblica. «Sono decisivi i mesi che abbiamo di fronte, per l'esito della transizione italiana. Si vuole che torni la politica, cosa assolutamente legittima: è chiaro che siamo in una fase eccezionale, considero irripetibile che centrodestra e centrosinistra stiano insieme».
«Ma - ha aggiunto - la politica deve cambiare profondamente: deve ritrovare una visione generale per il Paese, garantire a italiani che se votano per uno schieramento quello schieramento poi è in grado di fare le cose promesse». Bisogna usare il «riformismo come antidoto a una stagione di 'ritorno al passato'. C'è un passaggio d'epoca e bisogna saperlo interpretare. La sinistra è 'pronta' (a governare, ndr) se ha il coraggio di avere un discorso per l'Italia, non lo è se si preoccupa di mantenere il consenso elettorale e magari allargarlo con alleanze costruite non per governare ma per vincere di uno 0,5 le prossime elezioni».

Temo che si preferisca non cambiare la legge elettorale - Tutti dicono di volere le riforme, ma diventa sempre più forte il sospetto che molti preferiscano la legge elettorale attuale, magari perché funzionale al disegno di un nuovo soggetto di centrodestra e perché permette di comporre a piacimento le liste elettorali. Walter Veltroni, durante un dibattito pubblico, suona un «campanello d'allarme», ricordando che «c'era intesa che prevedeva che Monti affrontasse l'emergenza economica e i partiti facessero riforme politiche e istituzionali». Invece, «i partiti hanno deciso che di riforme si parlerà dopo le amministrative, e che la legge elettorale dipende da quelle istituzionali». Tutto ciò «funziona a una condizione, che si faccia la riforma istituzionale».
«Spero di sbagliare - ha aggiunto Veltroni - ma ho l'impressione che ancora una volta tutto vada nella direzione di una politica che non è in grado di riformare se stessa. Ho l'impressione che ogni settimana che si perde porti a dire che non ci sono più i tempi, nemmeno per la legge elettorale. Magari perché quella legge elettorale che fa vergogna può, alla fine, non dispiacere ad un'area che va dal centro alla destra e che pensa di potersi riorganizzare nel 'primo polo'. Attenzione che non vorrei che per inerzia ci troviamo a prossime elezioni senza aver diminuito i parlamentari, senza una riforma regolamenti delle Camere, senza aver rivisto il finanziamento pubblico e con la stessa legge elettorale».

Ddl sul lavoro scelta responsabile, consente il dialogo - E' positivo che il Governo abbia scelto lo strumento del disegno di legge per la riforma del lavoro. Lo ha detto ai giornalisti Walter Veltroni, a margine di un dibattito: «E' importante che abbiamo scelto il disegno di legge, uno strumento che consente di avviare un confronto in Parlamento. Io la trovo una cosa responsabile».