13 dicembre 2024
Aggiornato 20:30
La tre giorni di formazione politica del PDL

Alfano chiude il caso Riccardi. E il Cavaliere dà forfait a Orvieto

L'annuncio ufficiale lo dà Sandro Bondi, per la verità non cogliendo di sorpresa praticamente nessuno. Silvio Berlusconi domani non sarà a Orvieto per chiudere la tre giorni di formazione politica del Pdl. Stop alla sfiducia al Ministro della Cooperazione. «Per senso di responsabità»

ORVIETO - L'annuncio ufficiale lo dà Sandro Bondi, per la verità non cogliendo di sorpresa praticamente nessuno. Silvio Berlusconi domani non sarà a Orvieto per chiudere la tre giorni di formazione politica del Pdl. Il forfait era nell'aria da giorni, al massimo ci si aspettava un collegamento telefonico ma al momento anche quello sembra improbabile. Il coordinatore del partito spiega che a causare la cancellazione dell'intervento è stato un «ritardo» nella partenza del Cavaliere dalla Russia dove è andato a festeggiare l'elezione dell'amico Vladimir Putin. Eppure dalla Dacia l'ex premier è ripartito nel pomeriggio per fare rientro già questa sera a Milano. Il fatto, spiegano fonti del Pdl, è che la puntatina umbra non è mai stata veramente nell'agenda di Berlusconi che in questo momento appare piuttosto distaccato dalle vicende del partito. Dunque, a meno di lusinghe dell'ultimo minuto che lo convincano a un saluto telefonico, il Cavaliere, dopo la cancellazione di Porta a Porta continua a scegliere la via del silenzio.

Riccardi «caso chiuso» - E così, mentre a Sochi Berlusconi, Putin e Medvedev visitavano una nuova pista da bob, a Orvieto - di fronte a una platea mai gremita - i «big» del suo partito si interrogavano sul rapporto con il governo Monti, le riforme e la politica estera. Domani dunque la chiusura della tre giorni sarà affidata al segretario politico Angelino Alfano che oggi, via Facebook, ha chiuso definitivamente il «caso Riccardi» che ieri aveva rischiato di complicarsi dopo la lettera firmata da 46 senatori in cui si chiedevano le dimissioni del ministro della Cooperazione reo di aver definito la scelta del Pdl di disertare il vertice con Monti e i segretari «strumentale» e dunque una di quelle che cose che gli fanno «schifo» della politica. «Ho parlato - ha scritto Alfano su Fb - con Nitto Palma, Gasparri e Quagliariello. Già informato il presidente Monti. Istituzionalmente comunicato anche al presidente Schifani. Per me no problem! Con lui caso chiuso. Ovviamente spero non ci regalino un bis». Una comunicazione che il segretario del Pdl ha fatto dopo una telefonata di chiarimento con lo stesso ministro Riccardi e che dal gruppo del Senato è stata rivendicata come «una scelta di responsabilità».

Sostegno leale al Governo - D'altra parte è noto che all'interno del Pdl le «sensibiità» nei confronti dell'esecutivo dei tecnici sono diverse, ma la linea ufficiale resta quella del sostegno leale al governo. In fondo è quello che, pur nel suo distacco, anche Silvio Berlusconi va dicendo. «Monti - ha confidato a un amico - è bravo e noi ora abbiamo bisogno di tempo».