RAI, Gasparri: Garimberti non è il legislatore
Il Presidente dei Senatori del PDL: Stop ad attacchi dell'Udc a Raiuno. Pardi (IdV): La RAI si salva solo cacciando i partiti. Cicchitto: I dati di ascolto parlano a favore di Mazza. Morri (Pd): Dopo le parole di Garimberti serve una riforma della Legge Gasparri
ROMA - «Garimberti si erge a legislatore, mentre i centristi della Rai vorrebbero mettere le mani su Rai Uno: entrambe le cose non stanno in piedi. Le leggi le fa il Parlamento ed al momento si applicano quelle vigenti. Tentativi di appropriarsi di pezzi di Rai non sono praticabili. ». Lo afferma il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri.
Pardi (IdV): La RAI si salva solo cacciando i partiti - «Garimberti ha ragione quando dice che con l'attuale governance della Rai è impossibile andare avanti. Peccato che l'attuale presidente se ne accorga solo ora mentre io e l'Italia dei Valori lo denunciamo, inascoltati, da anni». Lo ha detto il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione di Vigilanza, Pancho Pardi.
«Se non si cacciano via i partiti da viale Mazzini è impossibile qualsiasi ipotesi di rilancio e di ripresa, anche in termini economici, dell'azienda, né può essere ancora tollerabile che la RAI continui a lavorare per Berlusconi sotto mentite spoglie. Non servono privatizzazioni, serve un 'operazione che parta dalla riforma delle nomine dei vertici e arrivi alla valorizzazione delle risorse e delle professionalità interne, magari tagliando consulenze inutili, molto spesso - conclude Pardi - nate solo per favorire amici e parenti».
Cicchitto (PdL): I dati di ascolto parlano a favore di Mazza - «I dati di ascolto parlano a favore di Mauro Mazza». Lo afferma in una nota il capogruppo del pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto. «La sua professionalità indiscussa - aggiunge - è il miglior biglietto da visita per una Rai che deve essere sempre più servizio pubblico e sempre meno oggetto di scorribande politiche e vendette di parte».
Morri (Pd): Dopo le parole di Garimberti serve una riforma della Legge Gasparri - «Nell'audizione di oggi in commissione di Vigilanza il presidente Garimberti è stato assai chiaro e convincente nell'indicare la necessità di riformare la governance aziendale, se si vuole dare un futuro al servizio pubblico ed evitare 'incidenti', solo per parlare degli ultimi, come la vicenda dei canoni speciali, del festival di Sanremo e delle nomine spartitorie tra centrodestra e Lega». Lo afferma il senatore Fabrizio Morri, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza Rai.
«Noi ne abbiamo tratto ulteriore convinzione che è necessario riformare la legge Gasparri prima della scadenza di questo consiglio e di questo direttore generale. Spetta ora al Pdl dire - conclude Morri - se è disposto a restituire alla Rai autonomia e status da azienda normale cui è affidata la missione di servizio pubblico o se invece, come pare fin qui, accontentarsi di continuare a mettere amici o presunti tali nei posti di vertice dell'azienda, dalle reti alle testate».