Lega, Tosi defenestrato dal Parlamento padano
Braccio di ferro su lista Verona e sulla geografia delle alleanze. Il sindaco di Verona prossimo alla ricandidatura e uomo forte del Carroccio maroniano in Veneto sarebbe stato rimosso dall'incarico di vicepresidente dell'autoproclamatosi Parlamento
ROMA - La decisione non è stata ancora ufficializzata, ma da questo pomeriggio la Lega ha un nuovo problema interno. Flavio Tosi, leghista di peso, sindaco di Verona prossimo alla ricandidatura e uomo forte del Carroccio maroniano in Veneto sarebbe stato rimosso dall'incarico di vicepresidente dell'autoproclamatosi Parlamento nel corso dell'ultima riunione, risalente ad alcuni giorni fa. Un incarico prima di tutto simbolico, una rimozione ufficialmente motivata - sottolineano ambienti leghisti - dalle assenze di Tosi alle riunioni «parlamentari».
Braccio di ferro su lista Verona e su geografia alleanze - Ma il vero nodo politico che ruota intorno a Tosi riguarda la sua corsa per la riconferma alla guida di Verona. I vertici leghisti hanno intimato al candidato di non presentare liste personali, ma Tosi - forte anche del pubblico sostegno di Roberto Maroni - sarebbe intenzionato ad andare avanti. Suscitando, pare, l'irritazione del senatùr in persona, che nelle scorse settimane avrebbe anche valutato provvedimenti politici ancora più drastici nei confronti del politico veronese.
Umberto Bossi, infatti, avrebbe chiesto a Tosi di attenersi alla disciplina di partito. Ma ancora nulla sembra deciso, anche perchè se il Pdl ha mostrato interesse verso un'alleanza con il sindaco di Verona, anche il terzo Polo resta alla finestra, pronto a sostenere un'eventuale corsa «eterodossa» di Tosi, non legata cioé ai vincoli imposti da via Bellerio al sindaco.
Nessuna replica ufficiale da parte di Tosi, anche se ambienti vicino al sindaco fanno notare che in occasione delle due riunioni del 'Parlamento' Tosi ha sempre partecipato, mentre si è assentato dai due incontri dell'ufficio di presidenza: una volta a causa di impegni istituzionali precedenti non rinviabili, l'altra per la concomitanza con dibattito con Rutelli, anch'esso fissato prima della riunione.
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