Il Terzo Polo cerca «sfide simbolo», ma il nodo resta Palermo
C'è un'ipotesi, ancora embrionale, che sembra trapelare nelle ultime ore: un accordo del Terzo polo su un nome unitario, sostenuto da Micciché, in modo da replicare poi l'intesa alle Regionali proprio su un candidato di Forza del Sud, magari anche lo stesso Micciché
ROMA - Si parlano, si riuniscono, trattano. In gioco c'è la forma che il Terzo Polo prenderà nei prossimi mesi, quando con le amministrative si 'testerà' la più recente creatura politica italiana. E quindi Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini, ieri come oggi, sono in contatto per provare a mettere insieme i tasselli del puzzle, così come Italo Bocchino e Lorenzo Cesa, assieme alle rispettive «truppe siciliane», ragionano sulle prossime mosse. Qualche passo avanti nella trattativa che mira a definire gli assetti terzopolisti in vista del voto amministrative si è registrato nelle ultime ore, visto che si tenta di dare sostanza al progetto discusso anche ieri nel summit tenuto presso lo studio del presidente della Camera: identificare due o tre luoghi simbolo che possano servire a dare contenuto all'idea del Terzo Polo, un compromesso che permetta anche di verificare l'appeal elettorale del brand.
Luogo simbolo e crocevia di tutte le trattative resta Palermo, in quella Sicilia che fu prima teatro della frattura nel Pdl e poi culla del Terzo polo. Dopo la rinuncia di Caterina Chinnici fervono le trattative, il rischio è che lì una spaccatura possa essere interpretata come una difficoltà politica complessiva. Oggi è stato il giorno delle riunioni improvvisate: Bocchino e i deputati futuristi siciliani a colloquio con Raffaele Lombardo, Lombardo faccia a faccia con Stefania Prestigiacomo, i 'delegati' siciliani Udc e Casini in contatto con Micciché, Fini con Lombardo, Casini con Bocchino e con l'Api.
Udc-Fli trattano con Micciché per intesa Comune-Regione - C'è un'ipotesi, ancora embrionale, che sembra trapelare nelle ultime ore: un accordo del Terzo polo su un nome unitario, sostenuto da Micciché, in modo da replicare poi l'intesa alle Regionali proprio su un candidato di Forza del Sud, magari anche lo stesso Micciché. O, in alternativa, schierando l'ex sottosegretario al Comune di Palermo. Il tentativo è quello di evitare la corsa 'fratricida' di un candidato targato Fli-Mpa-Api e un altro Udc-Pdl. Pare che la trattativa abbia messo in allerta anche il Pdl e il segretario Angelino Alfano che - secondo fonti azzurre - avrebbe aperto un canale anche con chi nel Terzo Polo sta seguendo la trattativa.
Domani Fini parteciperà alle 17 all'ufficio politico di Futuro e libertà. Lì si discuterà anche delle amministrative e in quella sede potrebbero essere discussi eventuali passi avanti nella trattativa. La scelta di due o tre luoghi simbolo, da Palermo a Verona, potrebbe alla fine rappresentare la mediazione fra le diverse sensibilità: corsa comune in alcuni posti rappresentativi, per il resto alleanze variabili a seconda del contesto locale.
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