19 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Polemiche per le parole del viceministro

Università: Martone, non mi pento di aver detto «sfigati»

Dalla Fornero nessun «cazziatone», mi ha solo chiesto più sobrietà. Rotondi (Pdl): Martone irrispettoso e inopportuno. Vendola (Sel): Battute sprezzanti e folklore. Mariniello: Il problema è reale ma bocciato in marketing

ROMA - «Non mi pento di aver detto sfigato perché lo penso. Ho toccato un tasto dolente, un nervo scoperto. Mi dispiace solo di non essere stato più sobrio. Ho sbagliato la parola, avrei dovuto dire Sbrigatevi a laurearvi. Il Vice ministro Michel Martone rilancia con forza il suo attacco a chi impiega troppi anni per finire l'Università.
«Parlavo dell'importanza dell'apprendistato e del fatto che l'età media dei laureati in Italia è troppo alta. A chi si laurea tardi preferisco un giovane che fa l'apprendistato e inizia a lavorare a 16 anni. Siamo in un momento in cui è meglio che i giovani italiani inizino a lavorare, bisogna brigarsi e dare il massimo. Stimo e apprezzo - ha voluto sottolineare sul senso della sua intemerata, ospite a radio 24 alla Zanzara - tutti quelli che studiano lavorando o si sono iscritti all'università tardi li stimo e li apprezzo, ma di loro nessuno parla. Ci sono invece due milioni di ragazzi che non studiano, non lavorano e non sfruttano i loro talenti per fare il bene del nostro paese. Se mi attaccano personalmente è perché ho toccato un tasto dolente».
Quanto alla reazione del suo «superiore» Elsa Fornero, «non c'è stato - ha raccontato Martone - alcun cazziatone. Il ministro mi ha sorriso e mi ha detto di essere più sobrio». E sulle critiche piovutegli addosso dalla Lega, «pensavo - ha commentato- che la Lega fosse dalla mia parte visto che ho difeso i giovani apprendisti che vanno a lavorare, e al nord ce ne sono tantissimi».

Rotondi (Pdl): Martone irrispettoso e inopportuno - «Le affermazioni del sottosegretario Martone mancano di rispetto nel linguaggio e nella sostanza a migliaia di studenti lavoratori». Lo ha affermato l'ex ministro Pdl Gianfranco Rotondi sulle parole del Viceministro al Lavoro.
«Si tratta magari - ha aggiunto- di studenti meno brillanti che non sono certo sfigati e avranno tutto il tempo di affermarsi nella vita senza incorrere negli anatemi reazionari di un governo che nessuno ha eletto e che ormai mette becco su tutto lo scibile umano».

Vendola (Sel): Da Martone battute sprezzanti e folklore - «Da coloro che rappresentano il governo del Paese ci si aspetterebbe un maggior senso di responsabilità. Il folclore e le battute sprezzanti non sono obbligatorie». Il leader Sel Nichi Vendola stigmatizza le parole sull'età della laurea del viceministro al Lavoro Michel Martone.
«Conosco tanti ragazzi e tante ragazze della mia regione che si sono laureate a 23 anni . E che a 28 sono all'ennesimo lavoro precario. Non li considero sfigati. Sfigati in fondo sono coloro che per censo o per raccomandazione passano davanti a questi ragazzi», ha aggiunto Vendola.

Cavallotto (Lega): Martone snob e superficiale su età laureati - «Se il viceministro lo desidera, gli posso far conoscere tanti giovani che sono in queste condizioni e che non sono fortunati come lo è stato lui». Lo ha affermato il deputato leghista Davide Cavallotto, sulle affermazioni del Viceministro al lavoro Michel Martone sull'età della laurea.
«Sono d'accordo con il viceministro Martone - ha commentato- quando afferma che i figli di papà che passano da un centro sociale o da un circolo all'altro piuttosto che laurearsi siano degli sfigati. Ma applicare lo stesso giudizio a quei ragazzi che si laureano in ritardo perché costretti a lavorare per mantenersi gli studi, e che magari non hanno un papà magistrato che gli paga un'università privata, è un giudizio superficiale e snob».

Mariniello: Il problema è reale ma bocciato in marketing - «Martone ha usato un linguaggio sbagliato, non confacente a un rappresentante della Repubblica italiana, che generalizza eccessivamente e rischia di travolgere anche la parte giusta del suo messaggio». Lo afferma il coordinatore nazionale di Generazione Futuro, Gianmario Mariniello a proposito della provocazione del Viceministro al lavoro Michel Martone sui laureati sfigati a 28 anni.
«Con le dovute distinzioni - penso a chi lavora e studia contemporaneamente, ai diversamente abili, etc. - nella società italiana - ha sottolineato Mariniello - deve passare un messaggio culturale e sociale ben preciso: studiare, fare il proprio dovere, laurearsi in tempo e con buoni voti non è da sfigati, ma anzi è un merito da rivendicare per se stessi e un servizio reso alla comunità. Di certo, per far passare questi messaggi, anche quello Se scegli di fare un istituto tecnico a 16 anni sei bravo», serve un linguaggio diverso da quello utilizzato da Martone. Che va quindi - con affetto - bocciato in marketing e comunicazione: per un secchione come lui non è proprio il massimo...».

Borghesi (Idv): Martone offensivo, pensi ai disoccupati - Dito puntato da Italia dei Valori contro il Viceministro Michel Martone, per la sua provocazione sui laureati 'sfigati' a 28 anni.
«Ci sentiamo in diritto ed, anzi, in dovere, di far presente al viceministro Martone - ha affermato il vicecapogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera Antonio Borghesi- che i messaggi culturali positivi, su cui, per altro, siamo pienamente d'accordo, sono ben lontani dall'assegnazione del bollo di sfigato a chi non si laurea entro i 28 anni. E' fuori luogo che un viceministro si erga a giudice di chi tarda a conseguire la laurea, perché magari ha un posto di lavoro da conservare gelosamente, vista la situazione nera nel nostro paese».
«Il viceministro del lavoro, inoltre - afferma ancora Borghesi - anziché gettare sentenze offensive su chi ancora studia, farebbe meglio a parlare della materia che è chiamato a rappresentare e dei modi in cui il governo intende affrontare la disoccupazione. Semmai, inviti il suo collega ministro dell'istruzione a concepire norme sul diritto allo studio che consentano di rendere più breve il percorso di laurea anche agli studenti lavoratori».