Rifiuti, l'UE attende una risposta su Napoli entro domenica
Il Portavoce dell'Unione Europea ricorda la scadenza per l'avvio di una nuova procedura d'infrazione
BRUXELLES - Un portavoce della commissione europea ha ricordato, oggi a Bruxelles, che l'Esecutivo comunitario è sempre in attesa di una risposta da parte delle autorità italiane sui provvedimenti presi per risolvere la crisi dei rifiuti a Napoli e in Campania, e che la scadenza per ottenere queste informazioni era stata fissata alla mezzanotte di domenica prossima. Se non vi saranno risposte entro quella data, in altri termini, potrebbe partire la nuova procedura d'infrazione contro l'Italia per non esecuzione della sentenza della Corte di Giustizia Ue del marzo 2010.
La procedura potrebbe approdare a un secondo ricorso alla Corte con richiesta di condanna a pagare pesanti sanzioni pecuniarie giornaliere, per ogni giorno di permanenza in situazione d'infrazione a partire dalla prima condanna.
«Ci aspettiamo una risposta da parte dell'Italia, poi l'analizzeremo», ha detto Joe Hennon, il portavoce del commissario all'Ambiente Janez Potocnik. «Non escludiamo - ha aggiunto - di avere riunioni e discussioni con le autorità italiane» per eventuali ulteriori chiarimenti e informazioni sui piani di smaltimento e sui provvedimenti strutturali presi per evitare il ripetersi di simili crisi, ma, ha concluso Hennon, «tutto dipende dal fatto che riceviamo o no una risposta» nelle prossime ore.
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