Maltempo: Clini, presto un piano straordinario per la sicurezza del territorio
Bisogna aggiornare la mappa della vulnerabilità. Semplificare la legge sulla gestione delle emergenze. Bisogna aggiornare la legge urbanistica. Fondo sicurezza territorio da misure fiscali. Gabrielli: Migliora la situazione in Sicilia e Calabria
GENOVA - «La nostra intenzione è quella di preparare rapidamente un piano straordinario per la sicurezza del territorio nel nostro Paese che abbia l'obiettivo di mettere in sicurezza dalle emergenze ma anche di creare le infrastrutture per un rischio sostenibile del territorio». Lo ha annunciato il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, al termine della riunione con il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando ed altri rappresentanti delle istituzioni locali che si è svolto oggi a Genova.
Bisogna aggiornare la mappa della vulnerabilità - Non si tratta di realizzare una nuova mappa delle zone a rischio ma -ha sottolineato Clini - di aggiornare la mappa della vulnerabilità del nostro territorio rispetto ad eventi climatici estremi, avendo presente che la serie storica degli eventi ai quali stiamo assistendo negli ultimi 20 anni suggerisce che si sta passando da un regime climatico ad un altro e che il nuovo regime climatico assomiglia molto agli scenari preparati dal panel intergovernativo sui cambiamenti climatici che prevedono per il nostro Paese e per la regione del Mediterraneo un aumento degli eventi estremi. Per questo -ha aggiunto il ministro dell'Ambiente- dobbiamo sapere che il nostro territorio per essere protetto deve adeguarsi a questi nuovi scenari. Per farlo -ha concluso- c'è bisogno da un lato di avere infrastrutture adeguate, ad esempio reti fognarie e bacini idrici, dall'altro procedure innovative di autorizzazione degli insediamenti abitativi e produttivi per evitare che si mettano a rischio vite umane e attività economiche in zone che potrebbero essere pericolose».
Semplificare la legge sulla gestione delle emergenze - «Domani nel Consiglio dei Ministri cercherò di verificare la fattibilità di una semplificazione del decreto Milleproroghe» perché «il suo obiettivo, che è quello di riportare all'ordinario la gestione della situazioni di emergenza, è condivisibile ma, nella fascia dei primi interventi necessari per riportare alla normalità un territorio colpito da eventi climatici straordinari, è ovvio che chi deve operare non può farlo con strumenti ordinari. Non vogliamo aprire un varco per il ritorno al passato ma dobbiamo gestire questi due aspetti con equilibrio e buon senso».
Bisogna aggiornare la legge urbanistica - «Bisogna aggiornare la legge urbanistica, i criteri di riferimento per le autorizzazioni a costruire. Non so -ha sottolineato Clini - quanto tempo sia necessario ma intanto si possono preparare insieme con le Regioni delle linee guida che orientino le amministrazioni. Non dobbiamo inventarci cose straordinarie ma -ha concluso il ministro dell'Ambiente- dobbiamo considerare, sulla base dei dati attuali e delle previsioni, la possibilità di adottare misure di particolare prevenzione nelle zone più vulnerabili».
Fondo sicurezza territorio da misure fiscali - «Dobbiamo considerare se nell'ambito della discussione in corso sulle misure fiscali possiamo individuare una finalità per finanziare un fondo stabile per la sicurezza del territorio finalizzato a muovere investimenti pubblici e privati».
Per reperire fondi per la messa in sicurezza del territorio, «dobbiamo considerare - ha detto Clini - tutte le possibilità, non c'è una soluzione unica. Possiamo esaminare all'interno delle misure fiscali - ha aggiunto il ministro dell'Ambiente - la possibilità che alcune di queste misure considerino il finanziamento di programmi straordinari per la sicurezza del territorio secondo un approccio che mette insieme la riduzione del debito e l'aumento della capacità di investimento per la ripresa economica». Clini ha poi concluso sottolineando che, per far fronte alle emergenze delle ultime settimane, «siamo già ricorsi all'utilizzazione dell'aumento delle accise sui carburanti che determina la disponibilità di risorse destinate alla protezione del territorio e gestite in particolare dal dipartimento della Protezione Civile».
Gabrielli: Migliora la situazione in Sicilia e Calabria - «Non parlo ancora di ritorno alla normalità ma nelle zone più colpite della Sicilia e della Calabria la situazione è di un progressivo ritorno delle persone a condizioni di vita un pò meno difficoltose». Lo ha affermato oggi a Genova il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, al termine della riunione con il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando ed altri rappresentanti delle istituzioni locali.
«Noto ancora - ha aggiunto Gabrielli - che ogni tanto viene data voce dai mezzi d'informazione a persone che lamentano di essere state dimenticate e il caso del singolo diventa lo schema per dare una rappresentazione generale. Ieri sera ero a Messina insieme al ministro dell'Ambiente Clini e -ha sottolineato il capo della Protezione Civile- abbiamo ricevuto gli sperticati elogi del sindaco di Saponara che a distanza di un'ora dall'evento aveva già l'esercito e i vigili del fuoco sul suo territorio e quindi ringraziava per questa risposta così tempestiva da parte dello Stato. Parliamo di zone colpite da eventi abbastanza importanti e quindi -ha concluso Gabrielli - non è immaginabile, a 36 ore dagli eventi, avere una situazione di ripristino di condizioni di normalità in tutti i territori interessati».