25 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Audizione al Senato per il neo Ministro

Rifiuti: Clini, in Campania il problema è enorme

Il Ministro dell'Ambiente: «Rischi per Lazio e Calabria, ma questo non è possibile, le soluzioni le abbiamo». Legambiente: «L'emergenza non è mai terminata»

ROMA - La situazione dei rifiuti è «molto delicata in Campania e potrebbe diventare rapidamente delicata in Calabria e rapidamente delicata nel Lazio». Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, nel corso di un'audizione al Senato. «Questo non è possibile - ha aggiunto Clini - perchè le soluzioni le abbiamo. Bisogna applicare prima delle norme l'etica della responsabilità. In Campania siamo impegnati a chiarire con la società civile i problemi che abbiamo di fronte».
«Il problema della Campania - ha aggiunto - rischia di diventare enorme e non si capisce perchè non possa essere risolto come si è fatto in altre regioni come l'Emilia Romagna o la Lombardia». Oggi dall'Unione Europea è arrivato un duro monito alla Campania: qualora, entro il prossimo venerdì 25, non arrivasse il Piano preparato sull'argomento rifiuti, la Commissione europea notificherà una multa di venti milioni di euro più una sanzione quotidiana per ogni giorno di ritardo. Se, inoltre, non ci saranno risposte su termovalorizzatore e discariche, l'Italia sarà nuovamente portata davanti alla Corte di Giustizia. Il commissario all'Ambiente a Bruxelles, Janez Potocnik ha parlato di «vergogna che va avanti da anni» sottolineando che «non ci sono scuse» per i ritardi che sta accumulando la Campania soprattutto per ottenere risultati congrui sulla raccolta differenziata.
«Io sono un tecnico - ha poi concluso Clini - non ho problemi di consenso e non credo di avere un futuro come ministro».

Legambiente: l'Emergenza non è mai terminata - L'emergenza rifiuti a Napoli «non è mai terminata e l'Europa chiede il conto. Eppure basterebbe fare quello che da anni ci chiede: investire, aumentare e potenziare la raccolta differenziata, attuando politiche di riduzione dei rifiuti senza lasciarsi distrarre da vecchi e nuovi sempre più fantasiosi supporti tecnologici». Così Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania commenta il richiamo Ue per l'emergenza rifiuti.
«In Campania - spiega - già ci sono esempi virtuosi di comuni che fanno la raccolta differenziata, bisogna partire da questo virtuosismo ed estenderlo per riacquistare la credibilità che merita questa regione e i cittadini che la abitano». «Per risolvere il problema - aggiunge Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente - servono interventi strutturali per completare l'impiantistica per il trattamento dell'organico e per lo smaltimento dei rifiuti e per estendere la raccolta porta a porta in tutte le città medio grandi».