Ingroia: Nelle cosche sempre più parità tra sessi
Il Procuratore aggiunto a Palermo commenta l'operazione «Grande Padrino»: «La donna non è più ai margini, fare maggiore attenzione». Il Procuratore Messineo: «Ancora forte il legame tra cosca e territorio»
PALERMO - «Da tempo non c'è più quel fortissimo universo soltanto maschilista in cui erano solo gli uomini ad avere un ruolo interno a Cosa nostra, e si comincia a realizzare questa sorta di pari opportunità all'interno della mafia». Così il procuratore aggiunto di Palermo commenta l'operazione Grande Padrino, che ha portato allo smantellamento della cosca di Carini, in provincia di Palermo, e fatto luce sul ruolo ricoperto da alcune donne all'interno della stessa organizzazione mafiosa.
«Su questo fenomeno - ha proseguito Ingroia - occorre fare maggior attenzione, non partendo dal presupposto che la donna sia ai margini delle organizzazioni criminali. Non è il primo caso, ce ne sono stati altri in passato, ma appunto, c'è da parte nostra una forte attenzione sotto questo profilo».
Il Procuratore Messineo: Ancora forte il legame tra cosca e territorio - «L'elemento più interessante che emerge da questa indagine è la persistenza del legame territoriale tra le famiglie di Cosa nostra e determinate zone, in primo luogo di Carini, sede tradizionale di gruppi mafiosi egemoni, che evidentemente sono sopravvissuti alla repressione che pure è stata ampia e intensa».
Così il procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, commenta l'operazione Grande Padrino, che ha portato all'arresto di 21 persone e allo smantellamento della cosca mafiosa di Carini, in provincia di Palermo.
«In questo contesto ritroviamo tutti gli aspetti più tradizionali tra mafia e territorio - ha proseguito Messineo -. Il predominio, il controllo delle attività economiche; l'influenza su tutta la gestione dei lavori e degli appalti; e l'uso della violenza per creare un vincolo di intimidazione».
Le indagini hanno fatto luce su un modo differente di riconoscere il pizzo da parte delle imprese alla cosca, attraverso l'assunzione di persone vicine alle famiglie mafiose.
«L'imposizione delle assunzioni - ha detto Messineo - è una forma alternativa rispetto al pizzo che si può riscuotere sia in denaro che in natura, sottoforma di imposizione di assunzioni, forniture a prezzi leggermente maggiorati. In questo senso la fantasia non ha limiti.«