29 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Vincenzi: Non penso alle dimissioni. Porterò queste vittime sulla coscienza

A Genova dopo la rabbia esplode la solidarietà

Migliaia di volontari, soprattutto giovani, hanno lavorato tutto il giorno per riportare la situazione alla normalità nel quartiere di Marassi. In tutta la Liguria, intanto, è stato prorogato fino alle 18 di domani l'allerta meteo 2. Regione Liguria: Le scuole restino chiuse anche lunedì

GENOVA - Mentre infuriano ancora le polemiche sulla mancata chiusura delle scuole da parte dell'amministrazione comunale e il sindaco Vincenzi ha ammesso per la prima volta di sentirsi parzialmente responsabile per le 6 vittime dell'esondazione del rio Fereggiano, a Genova migliaia di volontari, soprattutto giovani, hanno lavorato tutto il giorno per riportare la situazione alla normalità nel quartiere di Marassi e nella altre zone del centro e del levante cittadino devastate dalla terribile alluvione di venerdì.
Domani, nel giorno dei funerali di Angela Chiaramonte, una delle 4 donne che hanno perso la vita durante il nubifragio, è stato proclamato il lutto cittadino. Il Comune, che da stasera alle 18 ha revocato il divieto di circolazione per i mezzi privati, invita i genovesi «per manifestare con forza il senso unitario della città, anche in considerazione del fatto che i funerali delle vittime si svolgeranno in forma privata», ad osservare, alle 12, «un momento di raccoglimento e di sospensione delle attività lavorative».

In tutta la Liguria, intanto, è stato prorogato fino alle 18 di domani l'allerta meteo 2 e a Genova e in altri Comuni della regione le scuole di ogni ordine e grado rimarranno chiuse per tutelare l'incolumità della popolazione e non ostacolare gli spostamenti dei mezzi di soccorso. Proprio per la decisione di tenere aperte le scuole, nonostante l'allarme lanciato dalla Protezione Civile, il sindaco Vincenzi, che ieri era stato contestato da alcuni residenti di via Fereggiano, che ne avevano chiesto a gran voce le dimissioni, è stato anche oggi al centro delle polemiche.

Vincenzi: Non penso alle dimissioni - «Ora non penso alle dimissioni, abbandonare la città in questo momento sarebbe una cosa vergognosa». Lo ha affermato il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, a margine della conferenza stampa che si è svolta alle 18 nel centro operativo del Comune. «Tutto quello che è successo - ha sottolineato il primo cittadino - è accaduto in 15 minuti, in allerta 2. Non c'è stato il tempo fisico di passare con gli altoparlanti».
«Risulta, quindi evidente che, in situazioni analoghe -ha concluso Vincenzi - non rimarrà altro da fare che chiudere Genova».
In mattinata il sindaco aveva ammesso per la prima volta di sentirsi parzialmente responsabile di fronte ai sei morti della tragedia. «Porterò per sempre le vittime di questo disastro sulla coscienza. La responsabilità ce la prendiamo tutti e io per prima. Spero che col tempo si capisca che ciò che è accaduto era da segnalare come disastro e non allerta 2».

Porterò queste vittime sulla coscienza - «Porterò per sempre le vittime di questo disastro sulla coscienza. La responsabilità ce la prendiamo tutti e io per prima». Queste le parole del sindaco di Genova, Marta Vincenzi, intervenuta in collegamento oggi a Domenica Cinque per rispondere alle domande dei cittadini genovesi coinvolti nei drammatici eventi alluvionali accaduti nel capoluogo ligure.
«Io non ho detto che non ho responsabilità, ognuno di noi si assume le proprie responsabilità ma cerchiamo di capire che nel giro di 15 minuti, tra le 12 e le 12.15, il Fereggiano, dov'è accaduto il massimo del disastro, è passato da un livello di neanche un metro d'acqua in alveo a oltre 4 metri - ha proseguito Vincenzi - Questo è un fatto che, in un'alluvione anche gestibile dalla città con i mezzi di prevenzione già messi in essere, non è stato possibile nè fermare nè gestire».
«E' certamente colpa di tutti noi - ha ammesso il primo cittadino - il fatto di non aver raggiunto con l'informazione corretta tutte le persone. Da mia parte - ha aggiunto Vincenzi - c'è l'assunzione di responsabilità più totale» ma i cittadini devono ascoltare gli allarmi lanciati dalle istituzioni, «nei confronti delle quali bisogna avere un atteggiamento, almeno iniziale, di fiducia». Per completare la messa in sicurezza del rio Fereggiano, ha spiegato il sindaco di Genova, «ci vogliono ancora 300 milioni di euro ma questi soldi - ha sottolineato - non ci sono».

Bersani: Il Sindaco di Genova non diventi capro espiatorio - «In questi momenti può prevalere l'emozione, il disagio, la sofferenza, di una persona, di un sindaco, in questi tempi i sindaci diventano caprio espiatorio, ma i comuni non hanno un euro». Pier Luigi Bersani a In mezz'ora difende Marta Vincenzi, sindaco di Genova per i morti durante l'alluvione in Liguria.
«La vedo in un dramma e mi piacerebbe che si guardasse e ragionasse, si approfondisse e non si facessero troppe facili sentenze perchè qui si parla di vite umane - avverte il segretario del Pd -. Prima di pronunciare sentenze esaminiamo la situazione».

Regione Liguria: Le scuole restino chiuse anche lunedì - «Chiediamo a tutti i sindaci e ai prefetti della Liguria, visto che questa perturbazione è molto dura, di tenere chiuse le scuole anche nella giornata di lunedì per motivi di sicurezza e per non ostacolare il lavoro dei mezzi di soccorso come sta accadendo in corso Sardegna, a Genova, dove sto lavorando». E' l'appello lanciato dall'assessore all'Istruzione della Regione Liguria, Pippo Rossetti, a nome della giunta regionale. «Se i sindaci decidono di tenere aperte le scuole -ha aggiunto Rossetti durante un'intervista telefonica con il quotidiano genovese Il Secolo XIX - chiediamo, nel momento in cui si fa brutta, di non fare uscire da scuola gli alunni e ai genitori di non andarli a prendere».