Gabrielli: Vittime alluvioni sono il prezzo della politica del condono
«In questi anni, milioni di euro sono stati spesi solo in un'ottica risarcitoria, non di prevenzione, perché quella strada aiuta ad ottenere dei consensi elettorali». Cota: in Piemonte pronta la protezione civile regionale. Zaia: Il motore dell'economia viene dalla tutela del territorio
ROMA - «Le vittime delle alluvioni sono il prezzo della politica del condono». Lo ha detto a A Ciascuno il Suo su Radio 24 Franco Gabrielli, capo della Protezione Civile. «Una politica miope piange lacrime di coccodrillo», commenta Gabrielli, secondo cui «il pianto dei morti per questi disastri è irrisione agli stessi morti».
Nell'intervista, Gabrielli ha poi aggiunto che «in questi anni, milioni di euro sono stati spesi solo in un'ottica risarcitoria, non di prevenzione, perché quella strada aiuta ad ottenere dei consensi elettorali. In base ai dati in nostro possesso, la proporzione - ha sottolineato - tra risarcimenti e la prevenzione è di 80 a 20». Nell'intervista che andrà in onda integrale sabato alle 8.30 su Radio 24, il capo della Protezione Civile ha ricordato tra l'altro come «la Valle del Magra sia stata colpita negli ultimi due anni 4 volte dalle esondazioni. Ma se si fanno gli insediamenti industriali sul Magra e tutte le volte si va sotto - ha continuato - è complicato dire che si mette a rischio l'occupazione, se avete costruito dove non era corretto». Sulla gestione e manutenzione degli argini del fiume, Gabrielli ha evidenziato che «si denota in maniera eclatante una confusione di competenze. Bisogna razionalizzare quello che c'è, altrimenti c'è immobilismo».
Gabrielli ha poi lanciato anche un allarme sui tagli alla Protezione Civile: «Temo che ce ne saranno ancora fino a quando non sarà possibile tagliare più niente. Io posso solo porre l'attenzione sulla prevenzione, la responsabilità poi è del decisore politico».
Livello pre-allerta alzato, perturbazione insidiosa nel Nord ovest - «Il livello di preallerta è stato innalzato ulteriormente per via delle alluvioni della settimana scorsa. Lo abbiamo deciso con i colleghi di Liguria e Toscana, in vista della perturbazione in arrivo in tutto il Nord Ovest».
«Siamo preoccupati, e non poco, perché la perturbazione in arrivo è insidiosa e sarà persistente. Nelle zone violate, il rischio diventa doppio», spiega Gabrielli, che ricorda come anche «l'abbandono dei terreni montani e la mancata manutenzione dei corsi d'acqua abbia portato alle ultime alluvioni».
Per il capo della Protezione Civile, «negli ultimi giorni ci si è troppo spesso attardati sulla quantificazione della pioggia. Noi invece - aggiunge - sottolineiamo il deficit dei territori di dare risposte adeguate. Ci si è affidati alla cultura della fatalità, più che alla prevenzione».
Cota: in Piemonte pronta la protezione civile regionale - In vista dell'arrivo, nei prossimi giorni, di una vasta perturbazione atlantica e del maltempo sul Piemonte, la protezione civile della Regione ha «già attivato tutte le misure necessarie di previsione, oltre all'eventuale attivazione di fase di pre-allerta». Lo annuncia il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota che invita i cittadini piemontesi, a partire dalla giornata di domani,» a tenersi informati sull'evoluzione della situazione, che sarà costantemente monitorata dal centro funzionale regionale».
Per quanto riguarda il Piemonte, le nubi sono in aumento già da questa sera mentre le piogge sono attese dal pomeriggio di domani fino a domenica, quando ci sarà una attenuazione dei fenomeni. La persistenza delle precipitazioni è dovuta alla presenza di un'area di alta pressione sull'Europa orientale che blocca il naturale spostamento della perturbazione verso est.
Rossi domani ad Aulla per incontro con amministratori - Domani, come aveva annunciato nei giorni scorsi, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi tornerà ad Aulla, duramente colpita dal maltempo della scorsa settimana. Rossi incontrerà nel corso della giornata, nella sede del Comune, prima gli amministratori per un aggiornamento della situazione, e subito dopo associazioni economiche e banche per cercare di far ripartire il più rapidamente possibile le attività economiche della Lunigiana.
Zaia: Il motore dell'economia viene dalla tutela del territorio - L'economia si rilancia anche con la tutela del dissesto idrogeologico. Il presidente del Veneto, Luca Zaia si dice d'accordo con i sindaci alluvionati che hanno inviato un documento al governo affinché inserisca gli interventi per la messa in sicurezza del territorio nella legge di stabilità.
«Un grande motore dell'economia potrebbe essere rappresentato dalla tutela del dissesto idrogeologico. Dico anche - prosegue Zaia - che quello che si sarebbe dovuto fare in decenni non si è fatto. E' da 80 anni, per esempio, che non si fa più un bacino di laminazione. Oggi varrebbe la pena ragionare su una strada in meno e su una cassa di espansione in più». Tornando poi all'alluvione che ha colpito il Veneto un anno fa, Zaia ha concluso: «Noi stiamo portando a compimento 250 interventi, ma abbiamo situazioni più generali di rischio e ci vogliono 2 miliardi e 700 milioni di euro per mettere in cantiere il piano complessivo di intervento».