19 aprile 2024
Aggiornato 06:30
L'annuncio della Conferenza delle Regioni e delle Province

Costi della Politica, entro 6 mesi aboliti i vitalizi dei Consiglieri delle Regioni

Ma scoppia la polemica in Lombardia, Boni: Taglio dei vitalizi già da questa Legislatura. Galli: L'annuncio è del tutto fuori luogo. Bankitalia: Sui costi della politica occorre fare di più

ROMA - Il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Vasco Errani, e il Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, Davide Boni, informano che le rispettive Assemblee hanno deciso «all'unanimità» di assumere «una iniziativa che porti entro il termine massimo di sei mesi all'abrogazione dell'istituto del vitalizio a partire dal prossimo rinnovo delle Assemblee e dei Consigli regionali». Lo rende noto un comunicato congiunto della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.
«E' questo - ha dichiarato Errani - un passaggio fondamentale nel processo di autoriforma della istituzione regionale che stiamo portando avanti». «Grande soddisfazione» è stata espressa dal presidente della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle province autonome, Davide Boni che sottolinea «la centralità di questo lavoro comune delle Assemblee legislative e dei Governi regionali portato avanti nel'interesse dei cittadini».

Boni: Taglio dei vitalizi già da questa Legislatura - Il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, il leghista Davide Boni, ha in programma di proporre al Comitato Ristretto che sta mettendo a punto un provvedimento di legge per ridurre i costi della politica, di introdurre l'abolizione del vitalizio per i consiglieri regionali già a partire da questa legislatura. Se accolta dal Consiglio lombardo la proposta che sarà formulata dal Comitato Ristretto, anticiperebbe i tempi di applicazione della misura decisa oggi dalla Conferenze delle Regioni e dei presidenti delle assemblee legislative che punta a tagliare i vitalizi a partire dalla prossima tornata elettorale.
Gli altri punti della proposta che Boni intende sottoporre al Comitato Ristretto riguardano l'innalzamento dell'età dei consiglieri per ricevere il vitalizio da 60 a 65 anni, il divieto di cumulo dei vitalizi legati ad altri incarichi istituzionali e una riduzione, da concordare, della diaria nel caso in cui un consigliere conservi un altro impiego durante il mandato. Per chi invece già percepisce il vitalizio, cioè 204 ex consiglieri che hanno un costo di circa 7,5 milioni l'anno, l'idea di Boni sarebbe quella di provare ad aprire una trattativa per verificare la possibilità di concordare, con il consenso di tutti e se possibile da un punto di vista giuridico, una graduale riduzione del vitalizio percepito. Altro punto allo studio, che accoglie la proposta del capogruppo Idv Stefano Zamponi, il taglio dei monogruppi in consiglio con l'obiettivo di farli confluire in gruppi misti già in questa legislatura.
«Queste sono misure che ho messo a punto non come esponente della Lega, ma in qualità di presidente del Consiglio regionale. Dall'insieme di queste misure, l'obiettivo è di arrivare a risparmiare qualche decina di milioni di euro l'anno», ha dichiarato Boni durante una conferenza stampa convocata appositamente. Infine il presidente del Consiglio regionale si è poi detto anche personalmente favorevole al taglio dell'auto blu e del rimborso per l'uso di vetture proprie nello svolgimento dell'attività istituzionale per tutti i componenti dell'ufficio di presidenza e per l'intera giunta regionale. Per quanto riguarda invece le due figure apicali, il governatore Roberto Formigoni e il presidente del consiglio, Boni ha chiesto che sia il Comitato Ristretto a pronunciarsi.

Galli: L'annuncio di Boni è del tutto fuori luogo - Dura presa di posizione del capogruppo della Lega Nord nel consiglio regionale lombardo, Stefano Galli, nei confronti della decisione del presidente del consiglio Regionale e collega di partito, Davide Boni, di convocare una conferenza stampa per annunciare la proposta di misure aggiuntive per ridurre i costi della politica. «La conferenza stampa del presidente Boni in concomitanza con la riunione del comitato ristretto per il taglio dei costi della politica deve ritenersi una iniziativa del tutto improvvida e fuori luogo, nonché irrispettosa del lavoro della commissione», ha dichiarato Galli.
«Se il presidente Boni ritiene - ha continuato il capogruppo leghista - per qualche momento di gloria e di visibilità mediatica di calpestare il ruolo e i compiti di questa commissione credo che abbia sbagliato obiettivo. Si occupi di inaugurazioni istituzionali e del suo ruolo specifico». Per quanto riguarda la politica «lasci lavorare i gruppi e la commissione competente che ha piena legittimazione ad operare in tal senso, lasciando fuori dalla porta le sue proposte folkloristiche, dettate più da mania di protagonismo che da ragioni concrete. Se proprio vuole dare un contributo personale al taglio dei costi della politica si occupi di risolvere in proprio il problema delle auto blu del suo ufficio di presidenza», ha concluso Galli.

Enrico Letta: L'ok delle Regioni sui vitalizi è un segnale importante - E' «assolutamente condivisibile» la decisione della Conferenza delle Regioni di arrivare all'abolizione dei vitalizi dei consiglieri regionali. Lo sottolinea il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, primo firmatario di una proposta di legge, attualmente depositata alla Camera, per la revisione del trattamento pensionistico dei parlamentari e l'abolizione del vitalizio per deputati e senatori.
«È un segnale importante - dice Letta - che dimostra che la politica ha ancora in sé le risorse per capire cosa chiede il Paese e per tornare alla sua vocazione costitutiva: essere non un veicolo di privilegi ingiustificati, ma strumento a servizio dell'interesse generale».

Bankitalia: Sui costi della politica occorre fare di più - Le misure sinora varate per ridurre i costi della politica non sono sufficienti. Ad affermarlo il funzionario generale dell'area ricerca economica e relazioni internazionali della Banca d'Italia, Daniele Franco, in un'audizione in Senato sulla legge di stabilità.
«E' opportuno - ha detto Franco - proseguire negli sforzi volti a una razionalizzazione degli apparati istituzionali, riducendo le sovrapposizioni tra i livelli decisionali, favorendo la gestione integrata dei servizi per gli enti locali di minori dimensioni, contenendo i costi di funzionamento degli organi elettivi».
«Sono all'esame delle competenti Commissioni parlamentari proposte di legge costituzionale riguardanti le Province e la riduzione del numero dei parlamentari. Per quanto riguarda la riattribuzione delle funzioni delle Province alle Regioni e ai Comuni - ha suggerito - si potrebbero considerare anche interventi attuati attraverso leggi ordinarie».