19 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Dai Parlamentari liguri del Pdl appello al Governo

Maltempo: Verdi, assistiamo a un disastro di stato

Bonelli: Stop alle opere inutili e alle spese militari, la priorità è la difesa del suolo. Gentili (Pd): Il 7% del paese ad elevato rischio idrogeologico

ROMA - «Le conseguenze del dissesto idrogeologico e l'Italia che cade a pezzi è un disastro di Stato perché è il risultato di anni di incuria, cementificazioni selvagge e tagli di fondi per la difesa del suolo». Lo ha affermato il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, sottolineando come «in questi anni è stato profondamente alterato il reticolo idrogeografico del territorio con le drammatiche conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti».
«Per questa ragione - ha detto ancora Bonelli - siamo fermamente convinti nel portare avanti i nostri esposti in procura. Le priorità dell'Italia non sono la Tav in Val di Susa (20 miliardi di euro) I caccia F-35 (15 miliardi di euro) o il Ponte sullo Stretto di Messina (8 miliardi di euro) ma la messa in sicurezza del territorio e la difesa del suolo - continua il leader ecologista -. Il bilancio degli ultimi 10 anni equivale ad un vero e proprio bollettino di guerra: 450 persone hanno perso la vita per frane o alluvioni e i danni degli ultimi vent'anni ammontano ad oltre 50 miliardi».
«Nonostante la situazione continui ad essere così critica si continua con i Piani Casa l'assalto all'Italia dove si consumano 480-500 chilometri quadrati di territorio ogni anno. Non è accettabile - ha concluso - che in un Paese dove ogni settimana si muore a causa di frane e alluvioni si continuino a spendere cifre astronomiche per le spese militari e per grandi opere inutili».

Gentili (Pd): Il 7% del paese ad elevato rischio idrogeologico - «Non è accettabile la tesi della virulenza inaspettata del maltempo. Si sa che a ottobre piove, come piove a novembre e dicembre e poi in primavera. E si sa da oltre un decennio che il cambiamento climatico causa fenomeni piovosi e alluvionali sempre più potenti. L'Italia, dopo la tragedia di Sarno, con il governo di centro-sinistra aveva prodotto una mappa delle aree ad elevato rischio idrogeologico, più volte aggiornata. I dati sono chiari: il 7% del territorio è ad un elevato rischio e il 69% dei comuni corre un rischio potenziale. Perché nessuno usa questa mappa per predisporre politiche preventive nel governo del territorio? Così l'Italia rimane indifesa». E' quanto afferma Sergio Gentili, coordinatore nazionale Forum ambiente Pd.
«La ministra dell'ambiente si è distinta per inefficaci politiche di emergenza: hanno accentrato emarginando le regioni, paralizzato le autorità di bacino dopo aver smantellato la direzione ministeriale per la difesa del suolo e tentato di liquidare l'Ispra. - denuncia Gentili -. Quello che serve al Paese è una politica pubblica nazionale che preveda: messa in sicurezza, monitoraggio e mappatura del territorio e delle risorse idriche; manutenzione, rimboschimento, rimozione delle strutture a rischio e abusive; sburocratizzazione; coordinamento tra le politiche infrastrutturali, agricole e del territorio; un piano decennale per la sicurezza del territorio, 4 Miliardi di Euro all'anno che consentirebbe di generare nuova occupazione per circa 70.000 addetti all'anno».

Dai Parlamentari liguri del Pdl appello al Governo - Il governo si impegni affinché la Liguria e la Lunigiana tornino alla normalità. E' l'appello dei parlamentari liguri del Pdl Claudio Scajola, Giorgio Bornacin, Gabriele Boscetto, Luigi Grillo, Franco Orsi, Sandro Biasotti, Roberto Cassinelli, Eugenio Minasso, Michele Scandroglio.
«Gli eventi calamitosi di portata straordinaria che hanno colpito la Liguria e la Lunigiana nella giornata di martedì - affermano - hanno lasciato nello sconforto più profondo le famiglie delle vittime e dei dispersi. A ciò si aggiungano i danni materiali subiti dai cittadini che si trovano oggi a non possedere più nulla, i danni alla collettività che vede devastato il proprio territorio, sradicate le proprie attività, cancellate le infrastrutture».
«Queste condizioni drammatiche - concludono - richiedono un impegno del Governo concreto, consistente ed urgente, commisurato alla gravità dei danni per fare ogni cosa possibile affinché il ritorno alla normalità avvenga celermente. Siamo certi che il Governo non farà mancare la propria vicinanza alle genti colpite così duramente negli affetti e nelle cose».