23 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Inchiesta Enac

Appalti: il legale di D'Alema, nessun volo gratuito

«Abbiamo chiarito la vicenda ai Pm, speriamo in una rapida e positiva soluzione». Gasparri: «Dai Legali di D'Alema una lunga e contorta spiegazione»

ROMA - Massimo D'Alema non ha usufruito gratuitamente dei voli della Rotkopf Aviation Italia srl, costi che ha coperto per «intero» assieme alla Fondazione Italianieuropei quando ha appreso che le fatture «non risultavano ancora pagate». Il suo comportamento «non può essere in alcun modo accostato all'ipotesi di corruzione contestata dalla Procura della Repubblica di Roma a Franco Pronzato, Viscardo Paganelli e Vincenzo Morichini». Lo ha precisato, in una nota, il legale del presidente del Copasir Gianluca Luongo, a proposito delle notizie sull'iscrizione nel registro degli indagati di D'Alema nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Roma sugli appalti Enac.
L'avvocato si dice comunque «certo che le spiegazioni fornite dall'on. D'Alema nel corso dell'incontro con i pm abbiano chiarito tutti i contorni della vicenda e che si possa giungere ad una rapida e positiva soluzione dell'inchiesta che lo riguarda».

Durante il 2010, ricostruisce il legale, D'Alema «ha usufruito di alcuni voli aerei della Rotkopf Aviation Italia srl», «offerti a titolo di cortesia da Vincenzo Morichini» che all'epoca aveva «un rapporto di collaborazione con la Fondazione Italianieuropei». «Dagli interrogatori di Viscardo Paganelli e Vincenzo Morichini - sottolinea l'avvocato Luongo - è successivamente emerso che il costo dei voli era stato imputato dalla Rotkopf Aviation Italia srl non alla persona di Vincenzo Morichini, bensì alla società Soluzioni di Business srl a lui riconducibile. Proprio in virtù di ciò i pm Cascini e Ielo hanno ritenuto che fosse ipotizzabile nella circostanza un finanziamento illecito al parlamentare Massimo D'Alema da parte della Soluzioni di Business srl, avendo quest'ultima omesso di deliberare tale stanziamento».
«Nel corso dell'audizione dell'on. D'Alema - spiega l'avvocato - abbiamo appreso non solo che il costo dei voli era stato imputato alla società SDB, ma anche che le relative fatture non risultavano da questa ancora pagate. Per tale motivo la Fondazione Italianieuropei e l'on. D'Alema hanno ritenuto di dover coprire l'intero costo dei voli».
«Pertanto - prosegue l'avvocato Luongo - le ricostruzioni effettuate da alcuni organi di informazione, secondo cui l'on. D'Alema avrebbe usufruito gratuitamente di passaggi aerei, sono prive di fondamento e sarebbe stato sufficiente chiederne riscontro presso la società proprietaria dei voli. Inoltre, la condotta dell'on. D'Alema non può essere in alcun modo accostata all'ipotesi di corruzione contestata dalla Procura della Repubblica di Roma a Franco Pronzato, Viscardo Paganelli e Vincenzo Morichini, come alcune strumentali ricostruzioni lasciano intendere. Alla luce di ciò il Presidente D'Alema mi ha conferito l'incarico - conclude - di tutelare la propria onorabilità in tutte le sedi».

Gasparri: «Dai Legali di D'Alema una lunga e contorta spiegazione» - «Quando si indaga a sinistra il più delle volte, per coincidenza o per una sorte fortunata, tutti i salmi finiscono in gloria. Probabilmente sarà così anche per la vicenda dei voli di D'Alema». Lo ha dichiarato in una nota il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri.
A suo giudizio, inoltre, «il lungo e contorto comunicato dei suoi difensori ci informa che D'Alema ha pagato il costo dei voli quando si è accorto che nessuno aveva onorato le relative fatture». «Ma dal comunicato - ha aggiunto - non si capisce bene come siano andate le cose. Resta il sospetto che D'Alema abbia volato gratis e poi abbia cercato di mettere le cose a posto quando la vicenda è diventata di pubblico dominio. D'Alema annuncia anche querele nei confronti dei giornali. E siccome è un uomo giudiziariamente fortunato sicuramente vincerà queste cause e riuscirà con i soldi che otterrà a recuperare il costo delle fatture aeree che ha dovuto sia pur tardivamente pagare».
«Resta il fatto - ha concluso Gasparri - che la sinistra dovrebbe spiegare molte cose sui suoi comportamenti, sulle sue attività. Da Sesto San Giovanni alle Fondazioni. Ma già prevediamo un 'happy end' per D'Alema. L'epilogo annunciato però non cancella i nostri dubbi su questa e su molte altre vicende che a questo punto raccoglieremo in un apposito volume per dimostrare come si infondata la tesi della presunta superiorità morale della sinistra».