27 agosto 2025
Aggiornato 21:30
I Giudici di Milano tagliano 10 testimoni

Mills: trappola per Berlusconi, sentenza più vicina

Ordinanza a sorpresa, il 24/10 depone legale inglese. Cicchitto: «Difesa espropriata, c'è attacco allo stato di diritto». Paniz: «Tanto vale fare certi processi solo con i pm...». Ferranti (Pd): «Ormai il Pdl è un'appendice dello studio legale del Premier»

MILANO - Con una ordinanza decisamente a sorpresa i giudici del processo in cui Silvio Berlusconi è accusato di corruzione in atti giudiziari hanno deciso di tagliare una decina di testimoni, di rinunciare all'udienza di Londra già programmata da tempo e di rinviare il processo al prossimo 24 ottobre quando sarà sentito come testimone David Mills, il legale inglese che sarebbe stato corrotto dal fondatore di Fininvest per dire il falso in due processi. Per il 28 ottobre è programmato invece l'interrogatorio in aula dell'imputato Berlusconi. I giudici nell'ordinanza spiegano che saranno utilizzate le deposizioni dei testimoni rese nel precedente processo al solo Mills.
Durissima è stata la reazione degli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo, secondo i quali «la presenza della difesa è ormai superflua in questo processo perché i giudici senza farci interloquire hanno tagliato tutti i testimoni». I due avvocati hanno fatto notare che neanche il pm aveva chiesto di tagliare i testimoni in modo così radicale.

Cicchitto: «Difesa espropriata, c'è attacco allo stato di diritto» - Il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, attacca la decisione dei giudici di Milano di tagliare i testi al processo Mills che vede il premier accusato di corruzione in atti giudiziari. «Da quello che è accaduto oggi a Milano al processo Mills - ha affermato in una nota - è evidente che ci troviamo di fronte ad una operazione volta a espropriare la difesa del suo diritto di chiedere l'escussione di testimoni allo scopo di abbreviare in tutti i modi senza guardare troppo per il sottile, i tempi del processo. Tutto ciò sta creando nel nostro paese una situazione assai inquietante perché ci troviamo di fronte ad un attacco frontale allo stato di diritto».

Paniz: «Tanto vale fare certi processi solo con i pm...» - «Spiace constatare che il Tribunale di Milano, pur di accelerare i tempi di conclusione del processo Mills, a questo punto con una decisione che non si può non prevedere dal forte contenuto politico, giunge a sconfessare se stesso eliminando l'assunzione delle prove proposte dalla difesa e giá considerate rilevanti: tanto vale fare certi processi con la sola pubblica accusa!». E' quanto afferma Maurizio Paniz, membro della Consulta Giustizia del Pdl, capogruppo Pdl della Giunta per le autorizzazioni a procedere.

Gasparri: «Negati i più elementari diritti difesa per il Premier» - «Ci troviamo di fronte ad un ulteriore caso di uso politico della giustizia. Si negano nel processo Mills i più elementari diritti della difesa del presidente Berlusconi». Lo ha affermato il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri, che ha aggiunto: «Le violazioni sono palesi e dimostrano quale sia il pregiudizio e l'accanimento nei confronti del presidente del Consiglio. Un processo con la difesa privata di diritti diventa totalmente illegittimo».

Ferranti (Pd): «Ormai il Pdl è un'appendice dello studio legale del Premier» - «Il Pdl ha perso il nume della ragione: non è più un partito politico, opera ormai come uno studio legale a difesa dei problemi personali del cittadino Silvio Berlusconi. Altro che nuovo corso di Alfano, anzi sembra quasi che l'ex guardasigilli abbia esportato nel partito la sua azione di ministro ad personam». E' secco il commento della capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti alle numerose dichiarazioni di autorevoli esponenti del Pdl in merito al processo Mills e al caso Tarantini.
«Un conto - aggiunge Ferranti - sono le dichiarazioni dell'avv. Ghedini, che ha tutto il diritto di entrare nel merito dei procedimenti che segue, ma quando un intero partito si scaglia contro le decisioni dei giudici o le scelte dei pm, siamo all'ingerenza bella e buona. La giustizia deve poter operare in modo sereno».

Orlando (Idv): «Eversivo l'attacco ai giudici dalla maggioranza» - «L'attacco ai magistrati da parte della maggioranza è indegno ed eversivo e dimostra come in Parlamento ci siano diversi deputati che puntano solo a salvare Berlusconi dai suoi problemi con la giustizia». E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Loeluca Orlando. «I giudici, come recita la Costituzione, sono soggetti soltanto alla legge. Chi non commette reati ed ha la coscienza pulita si rivolge al suo giudice naturale difendendosi nel processo e non dal processo», conclude.

Li Gotti (Idv): «Somari non diventano puledri solo perchè hanno 4 zampe» - «Che il popolo dei noti giuristi del Pdl, Capezzone in testa, scenda in campo contro la decisione del Tribunale di Milano di non assecondare le tattiche dilatorie delle difesa di Berlusconi, è l'unica cosa veramente sconcertante. I somari, anche se hanno quattro zampe, non diventano puledri. E neanche se si chiamano Capezzone». Lo ha dichiarato il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Giustizia al Senato, Luigi Li Gotti, commentando il coro dei parlamentari Pdl a difesa della scelta del collegio difensore del Premier al processo Mills a Milano.

Belisario (Idv): «Il Pdl teme d'aver fatto tanta fatica per niente» - «La reazione rabbiosa del Pdl alla decisione dei giudici del processo Mills di tagliare alcune testimonianze ritenute superflue si spiega facilmente: non riescono a sopportare l'idea che, nonostante i tanti espedienti e le innumerevoli leggi ad personam scritte e approvate in tutta fretta per salvare Berlusconi, il processo Mills arrivi lo stesso a sentenza di primo grado. Insomma, hanno paura di aver fatto tanta fatica per niente!». Lo ha affermato il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario.
«La verità - ha aggiunto - è che di inquietante e sconcertante c'è solo un capo di governo allergico alla parola 'giustizia', in fuga perenne dai tribunali anche solo da testimone, che pretende di usare il Parlamento come se fosse il proprio ufficio legale per garantirsi l'impunità. Tra lodo Alfano, prescrizione breve e processo lungo pensavano di aver definitivamente affossato anche il processo Mills, scoprire che possa invece arrivare sino in fondo è per loro evidentemente uno choc insopportabile».