20 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Festival della Dottrina sociale

Bertone: «I Cristiani laici devono essere testimoni di credibiltà»

Il Segretario di Stato della Santa Sede: «Siano esempi di coerenza per migliorare la società»

VERONA - I «laici cristiani» devono «essere testimoni di coerenza tra i principi e la vita spirituale che praticano e i comportamenti». Per il Segretario di Stato della Santa Sede, Tarcisio Bertone, è solo dando «esempi di credibilità» che si può migliorare la società.

Nella relazione conclusiva al Festival della Dottrina sociale a Verona, ha spiegato a margine il card. Bertone, «ho sottolineato l'importanza dei laici cristiani di essere testimoni di coerenza tra i principi, tra la vita spirituale che praticano e i comportamenti. Questa mi sembra che sia una forma di impegno: non solo migliorare se stessi e dare esempi di credibilità» ma anche «migliorare la società e la comunità».

«Abbiamo l'esempio di questi grandi artefici anche dell'Italia - ha aggiunto il Segretario dello Stato Vaticano - persone che hanno pagato con il proprio impegno, con la sofferenza e la propria vita», testimoni come «Bachelet, san Francesco d'Assisi e Rosario Livantino... Bisogna partire dalla conversione personale, prima di migliorare le strutture, di voler imporre il miglioramento agli altri. Se ciascuno migliora se stesso anche nell'ambito del suo raggio d'azione credo che possiamo rinnovare e trasformare la società».

In più occasione, anche alla recente Giornata mondiale della gioventù di Madrid, «i giovani hanno dimostrato che sono disponibili» all'invito fatto due anni fa a Cagliari da Benedetto XVI «c'è bisogno di una nuova generazione di politici». «Alla GMG - ha spiegato Bertone - abbiamo veramente percepito questa capacità dei giovani di fare nuove tutte le cose, a cominciare dal proprio cuore. Tanti auguri ai giovani, buon anno scolastico e buono studio».