20 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Caso Coop

Lupi: «Non vogliamo tornare all'epoca dei libri bruciati in piazza»

Il Vicepresidente della Camera: «Nessuno si è mai sognato di distruggere testi assai offensivi»

ROMA - «La sentenza del Tribunale di Milano che condanna Bernardo Caprotti riporta alla memoria un periodo storico che francamente non vorremmo rivivere: quello in cui libri scomodi venivano bruciati in piazza o messi all'indice». Lo ha affermato il Vicepresidente Pdl della Camera Maurizio Lupi.
«In giro - ha aggiunto- ci sono volumi che attaccano personaggi politici accusandoli di ogni nefandezza eppure mai nessuno si è sognato si farli ritirare dal mercato. Pensate solo a cosa accadrebbe. Come minimo dovremmo sorbirci migliaia di cortei contro la censura e il regime che impedisce la libertà di espressione».