20 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Manovra economica

Magistrati: «Incostituzionale la supertassa solo per gli statali»

Il Comitato di Coordinamento fra le Magistrature e l'Avvocatura di Stato: «Toghe pronte a iniziative di protesta, nessuna esclusa»

ROMA - «Il Comitato intermagistrature, in attesa di conoscere nel dettaglio il testo definitivo delle modifiche alla manovra, con riferimento al cosiddetto 'contributo di solidarietà', ribadisce l'assoluta contrarietà alle misure che incidono unicamente sul pubblico impiego senza colpire gli evasori fiscali (già beneficiati da numerosi condoni), i patrimoni illeciti, le grandi rendite e le ricchezze del settore privato e le fonti di spreco delle risorse più volte segnalate». Lo sottolinea in una nota il Comitato di Coordinamento fra le Magistrature e l'Avvocatura di Stato.

«E' del tutto evidente - continua la nota - l'incostituzionalità di una disposizione con la quale si opera una decurtazione secca del trattamento economico solo dei dipendenti pubblici, in violazione dei principi di eguaglianza e di progressività del sistema fiscale».

«Partecipare consapevolmente allo sforzo di risanamento richiesto al Paese - prosegue il comunicato - non significa accettare l'iniquo mantenimento dei tagli alle retribuzioni pubbliche, già previste dall'art. 9, comma 2, del D.L.78/2010 che proprio quel contributo di solidarietà, estendendone la disciplina a tutto il settore del lavoro dipendente (pubblico e privato), esplicitamente abrogava in ragione della nuova e unitaria previsione normativa che richiedeva a tutti i lavoratori dipendenti - pubblici e privati - la partecipazione al risanamento delle pubbliche finanze in un momento di particolare crisi come quello attuale. Appare privo di ratio e contrario al principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione considerare il taglio delle retribuzioni oltre i 90.000 / 150.000 euro come 'odiosa tassa' da evitare per il solo settore privato e, per converso, quale necessario risparmio di spesa pubblica in relazione ai lavora-tori del settore pubblico».

«Per questi motivi - conclude la nota - il Comitato si riserva l'adozione di iniziative di protesta, nessuna esclusa, e di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sui temi della funzionalità del sistema giudiziario».