19 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Pedica (Idv): «Rete 4 tarocca le immagini e riempie l'aula»

Un Senato semivuoto accoglie la manovra

L'ufficio stampa del Senato: «La seduta di oggi è prassi senza dibattito, nè voti». Gasparri: «Polemiche ingiustificate». Finocchiaro (Pd): «Assenze al Senato? Polemica ipocrita»

ROMA - Con una seduta lampo alla quale hanno partecipato undici senatori - presidente di turno compreso - il Senato della Repubblica, in una Roma afosa e affollata solo di turisti, ha dato formalmente avvio alla discussione sulla manovra correttiva da 45,5 miliardi approvata a spron battuto la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri.
Dopo il passaggio odierno necessario a incardinare il testo a Palazzo Madama, il presidente Renato Schifani ha assegnato il testo alle commissioni Affari costituzionali e Bilancio, che inizieranno l'esame la prossima settimana secondo un calendario che verrà deciso da una apposita riunione dei capigruppo. La Bilancio, in particolare, dopo aver ricevuto i pareri di tutte le commissioni competenti, riferirà in aula a partire dal cinque settembre.

L'ufficio stampa del Senato: «La seduta di oggi è prassi senza dibattito, nè voti» - «La seduta tenuta oggi dall'Assemblea del Senato rappresenta un adempimento costituzionalmente dovuto.
Una seduta limitata alla comunicazione dell'avvenuta presentazione da parte del Governo di un decreto-legge, così come avvenuto oggi pomeriggio, non consente lo svolgimento di dibattiti né di votazioni. Questo spiega la limitata presenza di Senatori alla seduta stessa, convocata sabato scorso in via straordinaria al solo fine della comunicazione predetta». Così si legge in una nota diramata dall'Ufficio Stampa del Senato.

Gasparri: «Polemiche ingiustificate» - «Sono francamente ingiustificate le polemiche sulla seduta del Senato alla quale hanno partecipato pochi membri dell'assemblea. Riteniamo ingiustificati gli attacchi al presidente del Senato Schifani». Lo afferma il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri. «La seduta odierna era solo un adempimento formale, previsto dal regolamento per annunciare l'assegnazione al Senato del decreto appena varato dal governo- continua - Il Senato, come è noto, lo esaminerà nelle Commissioni dal 23 agosto al 4 settembre. Per poi esaminarlo in aula dal 5 settembre. Queste procedure sono previste dalla Costituzione».
«C'è semmai da chiedersi - aggiunge - se non si debbano cambiare le regole che per un semplice annuncio prevedono una seduta di aula, nel corso della quale neanche la presenza di 3 mila senatori avrebbe potuto consentire lo svolgimento di dibattiti e votazioni che devono svolgersi prima in Commissione in ossequio alle procedure previste dalla Costituzione. Ci sono mille motivi per criticare anche con ragione i politici. La seduta di oggi non giustifica animosità soprattutto dopo la fortissima partecipazione alla riunione delle Commissioni congiunte dell'11 agosto».

Finocchiaro (Pd): «Assenze al Senato? Polemica ipocrita» - «Sinceramente la polemica sulla scarsa presenza dei senatori oggi nell'aula di Palazzo Madama mi sembra ipocrita». Lo afferma Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd in Senato. «Tutti sanno che quello di oggi era un adempimento formale. Si trattava di un semplice annuncio. E' così ed è sempre stato così, anche negli anni scorsi. Alimentare sciocche polemiche mi sembra sinceramente poco utile», conclude.

Pedica (Idv): «Rete 4 tarocca le immagini e riempie l'aula» - «Fede colpisce ancora, taroccando le immagini del Senato fa diventare l'aula da vuota come era nella realtà a piena con immagini di repertorio». Lo afferma Stefano Pedica, senatore dell'Idv.
«Non è una vera libertà di stampa quella di Emilio Fede direttore di rete 4 se deve nascondere la verità, bisogna avere il coraggio della verità e commentare l'assenza del Presidente del Senato, gravissima, che in questo momento preferisce non essere presente.
Che delusione, i banchi del Governo vuoto, i banchi della Pdl vuota, tutti i servizi del Senato chiusi. I miei video - annuncia - diventeranno un tormentone della vergogna per la destra».

Bonfrisco: «Attacchi a Schifani paccottiglia demagogica» - «Gli attacchi al Presidente del Senato Renato Schifani - afferma in una nota la senatrice Anna Cinzia Bonfrisco (Pdl) - costituiscono paccottiglia demagogica che rispendiamo al mittente. Chi specula sulla sua assenza di oggi è certamente in malafede perche' il Presidente del Senato è stato sempre presente, presiedendo l'Aula con costanza e particolare attenzione a tutte le conversioni dei decreti del Governo. Quella che oggi come altre volte accaduto negli anni precedenti, era una seduta tecnica per ricevere formalmente il testo del Governo e poterlo inviare alle Commissioni per i pareri dovuti».