3 maggio 2024
Aggiornato 05:30
Intervista a Repubblica

Fini: Ora Maroni, col Pd. Enrico Letta: Non ci stiamo

Per il leader di FLI serve un nuovo Esecutivo con un programma ben definito. Cicchitto: «Spregiudicato tatticismo»

ROMA - Il governo è «confuso e paralizzato», passeggia sull'orlo del «baratro», ha perso credibilità in Europa ed è incapace di affrontare le emergenze del Paese. Serve un nuovo esecutivo con un programma ben definito: la ripresa economica e la riforma elettorale. Il presidente della Camera Gianfranco Fini, in un'intervista a Repubblica, spera nella collaborazione del Pd ed è pronto ad accettare un premier dell'attuale maggioranza. «Anche» un leghista come Roberto Maroni. Ipotesi bocciata in modo «bipartisan», tanto dal centrodestra, quanto dal Pd.

La prima replica dei democratici è affidata al coordinatore della segreteria Maurizio Migliavacca: «La strada maestra per noi sono le elezioni». Al limite il Pd può valutare «ipotesi temporanee però, all'insegna della discontinuità e che non possono essere certamente guidate da esponenti dell'attuale maggioranza». Per il Pd «avere un governo senza Berlusconi alla presidenza del Consiglio, ma seduto in panchina a dare ordini e a guidare di fatto la squadra, non sarebbe una soluzione all'altezza dei problemi che gli italiani hanno di fronte». Poi, il vice-segretario Enrico Letta è stato ancora più esplicito: «Qualunque altro governo è sicuramente meglio dell'attuale, ma è chiaro che il Pd non appoggerà in nessun modo un esecutivo guidato da un esponente politico di questo governo. Il Pd non appoggerebbe in nessun modo un governo Maroni».

Del tutto negativa, come prevedibile, la reazione del Pdl: Fini mostra uno «spregiudicato tatticismo», proponendo un nuovo Governo sostenuto anche da 'Terzo polo' e Pd, ha subito replicato il capogruppo Pdl Fabrizio Cicchitto, commentando l'intervista del leader di Fli a Repubblica. «L'eccesso di tatticismo è solo segno della difficoltapolitica in cui si trovano le varie forze che compongono il terzo polo». Il Pdl è pronto al confronto con il Terzo polo, ma solo a condizione che venga «cacciato» Gianfranco Fini, ha poco dopo dichiarato il sottosegretario per l'Attuazione del programma e leader del 'Movimento per l'Italia Daniela Santanchè.