19 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Incendio Tiburtina

Vigili del Fuoco: rogo circoscritto ma rischio cedimenti

Per ora nessun elemento per il dolo, tra le ipotesi il corto circuito

ROMA - L'incendio scoppiato alle quattro di mattina alla stazione Tiburtina «è sotto controllo, circoscritto ma sono ancora in corso le operazioni di spegnimento», e «ancora c'è da lavorare» spiegano i vigili del fuoco che sono sul posto. All'interno della palazzina, un fabbricato preesistente al nuovo compound, ci sono ancora fiamme e i vigili del fuoco stanno continuando a buttare acqua dall'esterno con gli idranti.

Il rogo ha severamente danneggiato il fabbricato, infatti «ci sono rischi di cedimento e crollo della struttura», spiega il capo ufficio stampa dei vigili del fuoco Luca Cari.
La palazzina colpita dalle fiamme è un fabbricato preesistente alla nuova moderna stazione, inserita nel progetto di riqualificazione, in cui c'erano uffici e sale relais che ancora controllavano la movimentazione dei treni. Movimentazione che all'interno della stazione è quindi ora bloccata: non si scambiano i binari, non si scende e non si sale. I binari rimasti liberi, per il solo transito quindi, sono due, dove i treni passano senza fermarsi a bassa velocità.

Le cause dell'incendio sono ancora da accertare. Al momento non risultano elementi esterni, evidenti, tipici dell'innesco come taniche di benzina o un di liquido infiammabile, e una delle ipotesi resta quella di un corto circuito elettrico.

«Al momento non ci sono elementi per dire che sia doloso», ha spiegato il capo ufficio stampa dei vigili del fuoco. Dal canto suo il Gruppo FS ha precisato in una nota che Trenitalia «non ha mai smentito l'ipotesi del dolo come causa dell'incendio di Roma Tiburtina» e «nessuna società del Gruppo è in grado al momento di formulare, smentire o confermare alcuna ipotesi sulla causa dell'incendio».