18 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Incendio Tiburtina

RFI: Commissione d'inchiesta, forse manomissione dei cavi

Esclusi fulmini o caduta della linea di alta tensione

ROMA - Rete Ferroviaria Italiana ha istituito una commissione di inchiesta per valutare le cause dell'incendio di questa mattina alla stazione Tiburtina.
Eventi simili a quello accaduto oggi sono, per esperienza, attribuibili prevalentemente a tre tipologie di cause, spiega Rfi: «Fulminazioni dirette di cavi elettrici per scariche atmosferiche; Contatti diretti su apparecchiature e/o parti di impianto di segnalamento a bassa tensione per rottura e caduta linee elettriche ad alta tensione (3mila volts) che forniscono energia di trazione ai treni; Manipolazioni e/o asportazioni di cavi o di collegamenti in rame o alluminio che provocano anomali funzionamenti degli impianti, anche in tempi differiti rispetto al momento del danneggiamento».

Nel caso di Tiburtina la ricostruzione dei fatti mostra che alle 4 circa è stato segnalato, da parte del personale in servizio, la presenza di fumo negli impianti tecnici di comando e controllo del segnalamento ferroviario, sebbene dai sistemi di monitoraggio dell'alimentazione delle linee elettriche efficienti non si avevano segnali premonitori, come aperture dell'interruttore di protezione dei circuiti elettrici né di bassa tensione né di alta tensione. Ovviamente, prosegue Rfi, «è da escludere la prima causa. Ed anche la seconda è da escludere. Non essendoci stati interventi delle protezioni, prosegue ora l'analisi in merito alla terza causa potenziale ovvero di altre eventuali di cui non si ha esperienza, e allo scopo è stata istituita una commissione di inchiesta».