29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Omicidio Rea

Il fratello Michele: Per noi è un'altra tragedia

«Con l'arresto di Salvatore finisce un incubo e ne inizia un altro»

ASCOLI PICENO - Con l'arresto di Salvatore Parolisi, accusato dell'omicidio della moglie Melania Rea, le indagini della Procura picena arrivano a una «svolta netta», ma per la famiglia della 29enne di Somma Vesuviana, «è un'ulteriore tragedia. Finisce un incubo e ne inizia un altro», ha sottolineato Michele Rea, il fratello della donna uccisa.

«L'arresto di Salvatore è una svolta netta nelle indagini ma - ha sottolineato a TM News Michele Rea - è un'ulteriore tragedia per tutta la nostra famiglia, è molto difficile da affrontare, e sarà ancora più difficile in futuro con il processo. E' la fine di un incubo da una parte e l'inizio di un altro dall'altra». Ormai la famiglia di Melania Rea non può non ammettere che «tutto va contro Salvatore Parolisi, comprese le prove della Procura», anche se - ha aggiunto Michele - proprio per la difficoltà anche emotiva che abbiamo, sarà tutto finito con la certezza derivata da una condanna alla fine del processo, anche se ormai tutto fa pensare a lui». La preoccupazione più grande di Michele e dei genitori di Melania Rea è la piccola Vittoria, 18 mesi, la figlia di Salvatore e Melania: «La proteggeremo ancora di più - ha sottolineato il fratello della donna uccisa - è senza una mamma e adesso anche senza un papà, è una cosa che non volevamo accadesse».

La piccola Vittoria ora è a casa con i nonni, «non ha ancora capito - ha raccontato Michele - che la mamma non c'è più. Melania le manca». Come dirle che suo padre potrebbe essere l'assassino della madre «è una cosa che affronteremo al momento giusto, sicuramente quando sarà finito il processo e avremo delle certezze - ha spiegato ancora - se Salvatore sarà condannato. Chissà se troveremo le parole giuste. E anche se le troveremo chissà come la sua piccola testolina potrà capire quello che è successo».
Per i familiari della 29enne di Somma Vesuviana è molto difficile riuscire a credere che la mano dell'assassino, che ha agito con crudeltà infierendo con 35 coltellate, possa davvero essere quel «Salvatore che Melania amava, insieme a sua figlia, più di ogni altra cosa. Salvatore e Vittoria erano i suoi unici grandi amori, avrebbe fatto qualunque cosa per loro».