29 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Processo Mills

Avvocato Longo: Berlusconi in aula domani

Prevista l'audizione in videoconferenza di testi svizzeri

MILANO - Non per il processo Ruby, ma per Mills. Silvio Berlusconi domani varcherà la soglia del palazzo di giustizia di Milano intorno alle 11, quando riprenderà il processo che lo vede accusato di corruzione in atti giudiziari, per assistere all'esame dei testi in videoconferenza dalla Svizzera. A quell'ora sarà già terminata, in sua assenza, la lettura dell'ordinanza con cui invece i giudici della quarta sezione penale decideranno se accogliere o meno le ben 16 eccezioni presentate dalla difesa nel caso Ruby, dove l'accusa per lui è di concussione e prostituzione minorile. A confermare la presenza del premier all'udienza Mills, è il legale Piero Longo «il presidente verrà»; salvo impegni improvvisi, ha confermato Niccolò Ghedini.

La mattinata si dividerà dunque in due appuntamenti processuali. Un primo «senza» premier inizierà alle nove e mezza e si limiterà alla lettura di un'ordinanza. Nel corso delle due ultime udienze del caso Ruby infatti i legali del premier, Niccolò Ghedini e Piero Longo, alternandosi per ore, avevano sollevato una raffica di eccezioni, tra cui quella sulla incompetenza funzionale legata al reato di concussione. Riguardo all'ormai famosa telefonata del premier al funzionario della questura per il rilascio di Ruby, la difesa aveva sottolineato il «convincimento chiaro e incontrovertibile» da parte di Silvio Berlusconi che la ragazza fosse la nipote di Mubarak. Quindi chiedendo il proscioglimento o, «qualora si sostenesse che ha agito come pubblico ufficiale», che «gli atti vengano inviati al Tribunale dei ministri».

La decisione sul punto, potrebbe risultare importante nel far vagliare o meno un'eventuale richiesta di sospensiva del processo da parte della difesa del premier. L'eccezione è infatti alla base del conflitto di attribuzioni - sollevato dalla camera nei confronti della procura e gip di Milano che hanno, la prima richiesto, il secondo disposto, il decreto di giudizio immediato nei confronti del presidente del Consiglio nel caso Ruby - ritenuto ammissibile dalla Consulta il 6 luglio scorso. «Non abbiamo ragione di fare richiesta di sospensiva perche' riteniamo che ci accoglieranno l'eccezione», aveva detto l'avvocato Ghedini in relazione ad una eventuale richiesta in attesa della decisione nel merito della corte costituzionale, prevista fra alcuni mesi.

Il secondo appuntamento a cui parteciperà invece il premier riguarda il processo Mills.
All'ultima udienza del 18 giugno Berlusconi aveva ascoltato in silenzio, senza mai rivolgere parola ai tanti cronisti presenti, il testimone Diego Attanasio che aveva confermato quanto già detto nel 2007 nel processo al legale inglese (conclusosi con la prescrizione dichiarata dalla cassazione) e cioè di non aver mai dato 600 mila dollari a Mills. Quello il denaro che, secondo l'accusa, sarebbe stato versato dal premier al legale inglese per due testimonianze reticenti nei processi sulle presunte tangenti alla Guardia di Finanza e All Iberian. Proprio il 18 giugno, a causa delle difficoltà nelle rogatorie per i testi stranieri erano saltate quattro udienze. Si era così arrivati al rinvio di lunedì prossimo. «Speriamo di celebrare l'udienza con i testi in videoconferenza dalla Svizzera per il 18» aveva detto il giudice Vitale.