23 agosto 2025
Aggiornato 08:00
Manovra finanziaria

Lega: Insufficienti le modifiche al patto di stabilità interno

Montagnoli: «Bisognerà lavorare in Parlamento, anche sulle pensioni»

ROMA - Oltre al malumore per l'inserimento a sorpresa della norma salva-Fininvest, nella Lega monta l'insofferenza anche per gli altri contenuti del decreto manovra. In particolare per le modifiche al patto di stabilità interno, il punto più caro al Carroccio. «La norma è insufficiente», spiega il vice capogruppo della Lega alla Camera, Alessandro Montagnoli, per il quale «bisognerà lavorarci sopra nel passaggio parlamentare».

Spiega l'esponente leghista: «L'intervento si risolve in meno tagli per i Comuni virtuosi. Va bene, ma non basta: il mio comune ha 7 milioni di euro sul conto corrente e non può spenderli. Dopo la manovra, continuerà a non poterli spendere». Una situazione, assicura Montagnoli, «che si ritrova in molti enti locali del nord, siano amministrati dal centrodestra o dal centrosinistra».

Ma per Montagnoli bisognerà provare a rivedere anche l'intervento sulle pensioni: «Siamo stati i primi a proporre un intervento sulle pensioni d'oro, ma non si può bloccare la rivalutazione per pensioni di poco superiori ai mille euro. A meno che non si voglia dire che 1.300 euro al mese è una pensione d'oro...». Piuttosto, meglio intervenire sulle pensioni d'invalidità: «La percentuale italiana di pensioni d'invalidità è tre volte la media europea. E' evidente che c'è qualcosa che non va».

Altro capitolo che non soddisfa a pieno il Carroccio, il taglio ai costi della politica: «Avevamo pronta una pdl la scorsa settimana, poi non l'abbiamo presentata avendo ascoltato quanto annunciato da Tremonti. Ma ci aspettavamo di più, c'è ancora tanto da tagliare. E soprattutto non si possono tagliare 10 miliardi agli enti locali e solo 5 ai ministeri».