29 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Il leader IdV a tutto campo

Di Pietro: Se il Governo farà riforme vere lo sosterrò

«Non si vince di soli no, nel centrosinistra tutto fermo»

ROMA - Tre quotidiani per confermare la svolta, possibile sostegno al Governo se varerà delle riforme. E' la sfida lanciata dal leader Idv, Antonio Di Pietro, protagonista mercoledì di un colloquio alla Camera con il Premier e di una critica al centrosinistra e al segretario Pd Bersani per non averlo convocato.

«Berlusconi oggi è una persona sostanzialmente sola, che cerca di comprare la felicità che non ha. I miei sentimenti sono di humana pietas per lui», dice Di Pietro al Corriere della sera, chiarendo che «il mio giudizio politico non è cambiato. Il Governo Berlusconi non è né liberale né popolare», e il Premier fa «il mago. Ma ormai gli italiani hanno scoperto la truffa. E non gli credono più. Per questo lo voglio sfidare. Porti in Parlamento la riforma fiscale, l'aumento delle imposte sulle aliquote finanziarie e il taglio di quelle sul lavoro, l'abolizione delle province e noi non ci tireremo indietro».

Insomma «non faccio il salto della quaglia. Però vado oltre la storia della sinistra classica» anche perché Bersani «non ha ancora deciso con chi farla, l'alternativa». E poi, spiega Di Pietro alla Stampa, «con il crollo del Cavaliere c'è tutto un elettorato che va riportato sulla retta via» basti guardare a quanti hanno votato ai referendum, 27 milioni «molti di più dei 17 che votarono centrosinistra alle politiche». Anzi, azzarda al Fatto quotidiano, visto che nel centrosinistra «non succede nulla mi candido pure io, così dovremo parlare dei programmi che l'Idv vuole portare al governo del Paese».