25 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Breve colloquio alla Camera

Di Pietro a Berlusconi: Lascia per il bene del Paese

Il leader dell'IDV: «Da Bersani belle parole: passiamo ai fatti, deve decidersi»

ROMA - «Io stavo nel mio banco in aula. Il Presidente del Consiglio quando ha terminato il suo discorso ha detto che voleva parlare ai leader dell'opposizione per spiegare che il suo Governo fa il bene del Paese. E quando si è avvicinato a me me lo ha ribadito. Ed io gli ho risposto che il sottoscritto leader dell'opposizione è convinto che farebbe il bene del Paese se il suo Governo se ne andasse». Antonio Di Pietro ha spiegato così, ospite al Tg 3, il breve colloquio in aula con Silvio Berlusconi, andato a sedersi vicino a lui alla Camera.

«A BERSANI DICO: PASSIAMO AI FATTI» - Quanto alla risposta ricevuta da Bersani nell'intervento in aula del leader Pd, «belle parole - ha commentato Di Pietro - ma ora dobbiamo passare ai fatti. Il problema - ha ripetuto il leader Idv - è semplice. Berlusconi ha ancora i numeri in Parlamento ma il Paese non lo vuole più. Noi dunque abbiamo bisogno di dire al paese quale è nostro programma di alternativa, quale è la coalizione che si candida in alternativa a governare e quale è il suo leader. E dobbiamo farlo al più presto».

RIFORMA DELLA LEGGE ELETTORALE - Stesso ragionamento, per Di Pietro, vale rispetto all'apertura fatta da Umberto Bossi alle opposizioni per riformare insieme la legge elettorale. «Siamo noi - ha detto- che dobbiamo fare una proposta di nuova legge elettorale: siamo noi che dobbiamo proporla: signor Bersani, si decida. Dobbiamo proporre noi l'alternativa, non farlo fare a Bossi. E dobbiamo avere una griglia per la nuova legge che parta dall'esclusione dall' ingresso in Parlamento di condannati e corrotti».