D'Alema: Disegnai una svastica su un carro armato sovietico
Il Presidente del Copasir: «Ero a Praga in vacanza»
ROMA - Massimo D'Alema disegnò una svastica su un carro armato sovietico. Lo ha rivelato lo stesso presidente del Copasir in una intervista al 'Il Post'. «Io rifiuto questa idea che la politica è la negazione dei sentimenti. La politica è passione. Quando io ero ragazzo, dopo un indimenticabile anno accademico di occupazioni, battaglie, eccetera, arrivato stremato alla fine di tutto questo, non pago di tutto quello che era successo - era il 1968 - con un amico, a bordo di una sgangheratissima 500, partimmo per Praga. Perché pensavo che questa breve vacanza si dovesse fare nella primavera praghese, perché mi appassionava, perché non concepivo nulla al di fuori dell'impegno. E mi ritrovai a Praga il giorno in cui vi entravano i carri armati sovietici. E ricordo lo shock».
«Mi ricorderò tutta la vita - ha aggiunto - come in questa mattinata in cui scendemmo in piazza per protestare contro i carri armati sovietici feci una cosa che mentre la facevo capivo che non andava fatta, anche perché era rischiosa, ma all'epoca non avevamo il senso di quel rischio: e disegnai con un gessetto una svastica su un carro armato del patto di Varsavia».