Oggi a Roma Global Day per la tormentata regione sudanese
Napolitano: «L'Italia continua a seguire la situazione»
ROMA - Con l'intervento del testimonial di Italians for Darfur, Tony Esposito, si è aperta oggi a Roma la sesta edizione del Global Day per il Darfur organizzata dall'associazione capofila della campagna per i diritti umani in Sudan. La giornata dedicata alla regione sudanese, da otto anni martoriata da una sanguinosa guerra, è stata celebrata in varie capitali europee e negli Stati Uniti.
Antonella Napoli, presidente dell'organizzazione che ha promosso l'iniziativa, giornalista e autrice della mostra «Volti e colori del Darfur» che ha ricevuto la Medaglia di Rappresentanza della Presidenza della Repubblica, dopo aver letto i messaggi del Quirinale e dei presidenti di Senato e Camera, ha snocciolato i dati e le ultime notizie sull'emergenza che vive la popolazione darfuriana e sul conflitto nella regione e nelle aree confinanti del Sud Sudan e del Sud Kordofan ripreso su larga scala.
«Nei giorni scorsi le forze armate di Khartoum hanno condotto quella che l'Onu ha descritto come «un'intensa campagna di bombardamenti» - ha ricordato la presidente di Italians for Darfur La crisi nel Paese, in particolare in Darfur, è più viva che mai. Negli ultimi otto anni il numero delle persone fuggite dai propri villaggi per sottrarsi al pericolo degli scontri e dei bombardamenti, che anche in queste ore continuano ininterrotti, è andato sempre crescendo e non accenna a diminuire».
«All' Italia, che siederà nel consiglio per i Diritti umani dell'Onu - ha concluso la Napoli - chiediamo di porre all'attenzione del Consiglio stesso la crisi in Darfur, la più grave attualmente in corso nel mondo, e di fornire un contributo fattivo affinché il governo del Sudan sospenda i raid nella regione».
Alla manifestazione erano presenti molti rifugiati, che hanno manifestato contro il presidente sudanese Omar Hassan al Bashir, sul cui capo pende un mandato di arresto della Corte penale internazionale per Crimini di guerra e contro l'umanità e genocidio.
Nel suo messaggio, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha detto che l'Italia «continua a seguire e a sostenere con attenzione ed interesse gli sviluppi della situazione nel Darfur e a sostenere l'azione della comunità internazionale per la riconciliazione in Sudan e l'assistenza alle popolazioni colpite da emergenza umanitaria».