2 maggio 2024
Aggiornato 18:30
A quattro giorni dal ballottaggio milanese

Endorsment per Pisapia da Cesare Romiti e Massimo Moratti

L'ex presidente FIAT: «Letizia è un'amica ma stavolta è lui a rappresentare i moderati»

ROMA - Doppio endorsment di peso dal mondo imprenditoriale e borghese del Nord pro Giuliano Pisapia nuovo sindaco di Milano, a quattro giorni del ballottaggio nella supersfida con Letizia Moratti e all'indomani dell'anatema del Premier Silvio Berlusconi contro chi voterà a sinistra perchè «senza cervello». A schierarsi piuttosto apertamente a favore del candidato di centrosinistra sono stati oggi l'ex Presidente Fiat ed Rcs Cesare Romiti e il petroliere Massimo Moratti, cognato della sindaco uscente e presidente dell'Inter.

ROMITI - «Ai miei amici che votano a Milano dico: votate per quel candidato che meglio corrisponde alle aspettative di una città a cui io devo molto» e «Giuliano Pisapia - ha detto Romiti intervistato da La Repubblica - è il prototipo vivente del vero moderato» . Così come «finalmente la borghesia si è svegliata» e «i milanesi reagiranno a questa politica che si è imbarbarita». Perchè è vero che «oggi a Milano si stanno confrontando due autentici moderati» ma «temo che entrambi i candidati siano stati vittima dei loro entourage e delle fortissimi pressioni e tensioni fra i partiti. Sopratutto Letizia Moratti che conosco molto bene, anche meglio di Pisapia. E' una donna seria, ambiziosa, totalmente dedita al lavoro e alla sua splendida famiglia. I toni usati in questa campagna non le appartengono. Spero in questi ultimi giorni di campagna ritrovi un pò di serenità». Al contrario, Pisapia, per Romiti, è tutt'altro che «un pericoloso estremista» come affermato da Berlusconi: «ma per carità - ha commentato Romiti- lo conosco fin da ragazzo, come conoscevo bene suo padre: uno dei più grandi avvocati milanesi».

MASSIMO MORATTI - «E' evidente che a Milano c'è una gran volgia di cambiamento» e «Pisapia ha intercettato il vento della città ed ora incarna una richiesta della città», è sembrato far da eco a Romiti dal Corriere della sera il presidente dell'Inter Massimo Moratti, che pure della sindaco uscente ricandidata dal centrodestra è cognato. «Pisapia - ha aggiunto Moratti, la cui moglie Milly ha guidato una lista collegata al candidato del centrosinistra- mi sembra una persona per bene: si rivolge a tutti, propone valori e tradizioni della borghesia milanese: la sua natura non lo porta mai a posizioni estreme. E poi ci ritrovo tante delle battaglie di mia moglie: una donna che per Milano sta spendendo una vita». Di contro, Bossi e Berlusconi con le accuse di estremismo a Pisapia «si sono fatti un grave autogol» perchè «non è stata una scelta felice provare ad alimentare certe paure in vista del voto». Ovvero, più semplicente, non hanno capito i milanesi».