Mimun: Multa Agcom è paradossale e intimidatoria
Il Direttore del TG5: «Non cederemo a interferenze»
ROMA - Il direttore del Tg5, Clemente Mimun, giudica «assolutamente paradossale che intervistare il leader del partito di maggioranza relativa, nonchè presidente del Consiglio, per commentare i risultati del primo turno delle amministrative, possa portare ad una sanzione da parte di un organismo di garanzia».
«Il Tg5 - afferma replicando alla multa decisa dall'Agcom anche per il suo tg - aveva chiesto autonomamente l'intervista al premier, l'ha realizzata non appena Silvio Berlusconi ha dato il suo assenso. E che a denunciare i telegiornali che hanno richiesto e realizzato interviste siano stati gli stessi partiti di opposizione che ironizzavano sul silenzio del premier rende il tutto ancor più grottesco - prosegue Mimun -. Quel che è accaduto è di una gravita inaudita. Si manifesta come una pesante intimidazione, che naturalmente verrà ignorata dagli organi di rappresentanza dei giornalisti italiani. Per quel che ci riguarda non cederemo nè a interferenze nè a intimidazioni di alcun genere».
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