29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
La proposta del leader di SEL

Vendola: Ora primarie nazionali, centrosinistra si muova

«Basta con il dogma che si vince solo al centro. Serve la Sinistra»

ROMA - «Bisogna smetterla di attendere e rimettersi in moto»: il centrosinistra ora deve avere anche a livello nazionale «una proposta autonoma, un'agenda e un leader che lanci la sfida» al centrodestra per il Governo del Paese. Niki Vendola, leader di Sel e forte dell'affermazione di Giuliano Pisapia a Milano come di Luigi de Magistris a Napoli, chiede al centrosinistra allargato di preparare primarie nazionali per la premiership all'indomani dei risultati dei ballottaggi di Milano e Napoli, dove si sente impegnato «ventre a terra» per i candidati antagonisti del centrodestra.

«Oggi - ha detto Vendola in una intervista a il Fatto quotidiano - la mia priorità sono i ballottaggi» nè «voglio porre petulanti ultimatum», ma «è dall'estate scorsa che chiedo di aprire un cantiere con la società civile» e se Bersani «dice che le primarie sono ancora premature, io dico invece che prima si parte e meglio è, come dimostrano queste elezioni».
«A Milano saremmo riusciti - domanda Vendola a sostegno delle primarie nazionali di coalizione - a rompere il falso mito del buongoverno della Moratti se Onida, Boeri, Sacerdoti non avessero portato confronto di idee e di proposte nel centro e nella periferia della città?«

D'altra parte, per Vendola, è ora che il Pd archivi la tentazione di alleanze al centro più che a sinistra, come invece sostiene D'Alema. «Questo voto - ha sottolineato il leader di Sel - dimostra che le velleità esoteriche sull'ineluttabilità degli accordi politici non valgono un tubo. Ce l'ho con tutti quelli che dicono che 'si vince solo al centro', come fosse dogma di fede. Sembrano il protagonista di 'Aspettando Godot', sempre in attesa di qualcosa che non arriva».