23 aprile 2024
Aggiornato 12:00
«Il Governo non arriverà al 2013»

Bersani: Bossi deve scegliere, Tremonti ipotesi indebolita

«Tardi per Berlusconi dargli spazio. Per noi tutto è meglio di ora»

ROMA - «Tutto è meglio del governo Berlusconi» ed «è improbabile che in queste condizioni questo governo arrivi al 2013» ma «la cosa più probabile dopo una crisi sarebbero le elezioni anticipate». Il segretario del Pd Pierluigi Bersani, intervistato dal Messaggero all'indomani delle cinque sconfitte del Governo alla Camera in un solo giorno, si è detto convinto che «la sofferenza della Lega è molto profonda». E quindi la fine politica dell'alleanza con Berlusconi potrà essere anche indipendente dall'esito dei ballottaggi amministrative.

Anche qualora Silvio Berlusconi desse più spazio a Giulio Tremonti in questo Governo, magari come Vicepremier - come alcune indiscrezioni di stampa hanno lasciato trapelare- o addirittura si dicesse pronto a cedere al ministro dell'Economia la premiership per un nuovo governo di centrodestra. «L'ipotesi Tremonti - ha affermato Bersani - poggiava su due piedistalli: Pdl e Lega. Anche ammesso e non concesso che Berlusconi voglia cedere il passo, resta il fatto che si sono di molto ridotti entrambi i sostegni: per questo l'ipotesi mi sembra oggi più debole, la sofferenza della Lega è profonda e reale».

«Nulla - ha sottolineato Bersani in vista della verifica parlamentare sul Governo che ci sarà subito dopo i ballottaggi amministrativi su richiesta del Quirinale- è scontato. Le sconfitte della maggioranza alla Camera come il rinvio della legge sul biotestamento sono la prova di una fragilità ormai insostenibile. Penso che non convenga neppure al Pdl continuare a nascondere la realtà. L'idea di puntellare con Scilipoti un governo minoritario è drammaticamente insensata per un Paese che ha bisogno di crescere e ridurre le fratture sociali». Di contro, «noi non consentiremo al Carroccio di stare con un piede in due scarpe» e «alla Lega non rivolgiamo un appello ma una sfida. Non può più fare il paladino del federalismo e imporre ai Comuni tasse aggiuntive. Non può più invocare legalità e votare le leggi ad personam di Berlusconi. Bossi ha subito una sconfitta inattesa anche per lui. Il tempo della doppia verità leghista in cui al Nord si dice una cosa e a Roma si fa il contrario è finito. Devono scegliere».